La vocazione monastica nella chiesa greca oggi
Nektarios (Antonopoulos) nacque nel 1952 ad Amarusio, poco distante da Atene.
Nel 1976 fu tonsurato monaco e ordinato diacono dal metropolita di Corfù, Policarpo, per entrare l’anno successivo nel monastero della Trasfigurazione di Sagmata. Nel 1983 fu ordinato presbitero e incardinato nella diocesi di Tebe e nel 1991 fu eletto igumeno del monastero della Trasfigurazione.
Dal 2013 è vescovo metropolita dell’Argolide, con sede a Nauplia.
Vocazione cristiana e vita della polis
Aristotle Papanikolaou è nato e cresciuto a Chicago, Illinois. È co-fondatore e Senior Fellow al Fordham’s Orthodox Christian Studies Center e al Center for the Study of Law and Religion presso l’Università di Emory. Nel 2012, ha ricevuto il premio di eccellenza per l’insegnamento universitario in discipline umanistiche e ha fondato, insieme a George Demacopoulos l’Orthodox Christian studies center, che proprio quest’anno ha avviato un progetto di ricerca su ortodossia e diritti umani. Le sue aree di conoscenza comprendono la teologia ortodossa orientale, la teologia trinitaria, e la religione nella vita pubblica.
La sua ricerca esplora in particolare la rilevanza del dire la verità (confessione) per comprendere cosa significhi essere umani. Ha ricevuto il premio Sabbatical Grant for Researchers dal Louisville Institute per il suo progetto The Ascetics of War (L’ascetica della guerra).
Nella nostra situazione attuale, è impossibile pensare la chiamata cristiana in relazione alla polis senza discutere contemporaneamente la parola "laico". Comincerò così ad analizzare il concetto di "laico". Sosterrò poi che se l'unica e sola chiamata cristiana è la theosis - che definisco come comunione divino-umana realizzata attraverso un apprendimento ascetico dell'amore - allora il cristiano è chiamato a lavorare per una laicità cristiana - una polis che protegge e promuove il pluralismo, anche morale.
Vocazione come incontro. Gesù e le donne
Despina D. Prassas ha conseguito il dottorato presso la Catholic University of America nel 2003; insegna presso il Providence college in qualità di professore associato e pubblica nell’ambito della storia della teologia. Si occupa del tardo-antico e del primo periodo bizantino, in particolare degli scritti monastici e ascetici di Massimo il Confessore. Un’altra area dei suoi interessi è il movimento ecumenico moderno, ed è membro di diversi dialoghi ecumenici ufficiali.
L’incontro di molte persone con Cristo nei Vangeli ha portato a cambiamenti profondi nella loro vita, nonostante le difficoltà lungo il cammino. Ma accanto a una personale svolta esistenziale, gli incontri di Cristo con le donne hanno anche avviato la possibilità di un cambiamento culturale. La relazione prenderà in esame l’incontro con la donna samaritana al pozzo (Giovanni 4), che la tradizione ortodossa identifica con Santa Fotina, e quello con l’emorroissa (Mc 5,25-34; Mt 9,20-22; Lc 8,43-48), che la tradizione identifica con Santa Veronica, considerando come tali eventi hanno non solo trasformato la vita di queste donne, ma modificato anche la percezione della condizione femminile.
La teologia ortodossa della vocazione monastica
Il metropolita Porfirije (Peri) di Zagreb-Ljubljana è nato nel 1961 a Becej, Serbia. È stato tonsurato dal suo padre spirituale, l’allora ieromonaco Irinej (Bulovi), al monastero di De
ani nel 1985. Nel 1999 è stato ordinato vescovo di Jegar, vicario di Bačka, e nel 2014 metropolita di Zagabria e Liubliana.
Nel 1986 si è laureato alla Facoltà di teologia ortodossa di Belgrado e ha poi proseguito gli studi ad Atene fino al 1990, quando è divenuto igumeno del monastero dei Santi Arcangeli di Kovilj. Molti giovani sono entrati in monastero sotto la sua guida. In quegli anni il monastero di Kovilj divenne un centro spirituale per molti giovani: intellettuali, artisti, attori e musicisti rock, in particolare da Novi Sad e Belgrado. Da allora padre Porfirije si è preso cura in particolare dei giovani tossicodipendenti, per i quali ha fondato la comunità terapeutica “La Terra dei Viventi”, che ha attualmente più di un centinaio di ospiti in tutta la Serbia.
Nel 2004 ha difeso la sua tesi di dottorato all’Università di Atene e ha successivamente insegnato presso il dipartimento di psicologia pastorale alla facoltà di teologia ortodossa di Belgrado. L’assemblea della repubblica serba lo ha eletto in qualità di rappresentante di tutte le comunità ecclesiali e religiose come membro del Consiglio della Radiotelevisione serba, e nel 2008 ne è stato eletto presidente.