Riformare: rifondare sulla Scrittura
Quale può essere la parola in grado di descrivere la natura profonda della riforma? In una sua conferenza del 1933, intitolata La riforma è una decisione, Karl Barth ha adoperato la parola “rifondazione”.
Quale può essere la parola in grado di descrivere la natura profonda della riforma? In una sua conferenza del 1933, intitolata La riforma è una decisione, Karl Barth ha adoperato la parola “rifondazione”.
La riflessione liturgica dei padri e dei loro eredi medievali, mentre sottolinea la dimensione teologica ed ecclesiale dell’eucaristia, quale esperienza di comunione al corpo e al sangue di Cristo nel vincolo che unisce e compagina il corpo della Chiesa, manifesta anche – ora in modo esplicito ora in forma atematica – che tale esperienza del mistero eucaristico avviene all’interno delle dimensioni imprescindibili dell’umano: la corporeità abitata dai sensi, situata nel tempo e nello spazio, segnata dalla mediazione del linguaggio e del simbolo.
Nonostante la scelta della cremazione sia in crescita soprattutto nei contesti urbani delle regioni settentrionali del nostro paese, la cremazione è tuttavia comunemente avvertita come un'operazione che contraddice la dignità del corpo, come un modo “inumano” di distruggere il corpo umano, di provvedere al suo “smaltimento”.
L’uomo interiore grida verso Dio, non solamente con il rumore delle labbra, ma con lo slancio del cuore. Dov’è che il Signore dona la sua grazia? Nell’interiorità. È là che tu preghi, è là che vieni esaudito, è là che ottieni la felicità.
Gli Atti degli apostoli ci dicono che i cristiani “ogni giorno frequentavano il tempio come un solo corpo, si riunivano nelle loro case per spezzare il pane”. E lo stesso passo dice ancora: “Prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore …