3 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Emiterio e Cheledonio (III sec.), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (24 amšīr/yakkātit):
Agapito (IV sec.), vescovo (Chiesa copta)

LUTERANI:
Giovanni Federico il Magnanimo (+ 1554), sostenitore della Riforma in Sassonia

MARONITI:
Tommaso d'Aquino (+ 1274)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Cleonico, Eutropio e Basilisco (IX sec.), martiri
Nicola (+ 1591), patriarca dei georgiani (Chiesa georgiana)

4 marzo

Gerasimo del Giordano (+ 475 ca)
monaco

Le chiese ortodosse ricordano oggi Gerasimo del Giordano, monaco del deserto palestinese.
La sua storia, ricostruita in base a una Vita anonima e ad aneddoti riportati dal Prato spirituale di Giovanni Mosco, rimane in larga parte avvolta nel mistero. Gerasimo nacque probabilmente verso la fine del IV secolo nella provincia di Licia, ed entrò giovane in un cenobio dell'Asia Minore. Attratto dalla fama degli anacoreti che in quel tempo popolavano il deserto palestinese, si recò nel deserto di Giuda per seguirne le tracce. Ma presto molti discepoli cominciarono a chiedergli di rimanere con lui. Gerasimo, allora, diede vita a un monastero nei pressi di Gerico, al quale erano legati una settantina di eremi nel deserto. In questo modo, ai più giovani era offerta la possibilità di apprendere la purificazione del cuore nella carità fraterna, mentre gli anziani potevano dedicarsi alla solitudine dell'eremo, alla ricerca dell'«uomo nascosto del cuore» (1P 3,4). A Gerasimo, uomo di grande carità e comunione, è legata anche la celebre storia del leone che, guarito dall'anziano, gli rimase fedele fino alla morte. Quando Gerasimo morì, l'animale si lasciò a sua volta morire sulla tomba del monaco giordanita. La lavra di Gerasimo rimase fino al XIII secolo uno dei centri più importanti del monachesimo palestinese.


TRACCE DI LETTURA

Un giorno, mentre abba Gerasimo passeggiava presso la riva del Giordano, gli si fece incontro un leone. Ruggiva forte a causa della sua zampa, perché era stato punto dalla spina di una canna e la zampa era gonfia e piena di pus. Vedendo l'anziano, il leone gli si accostò e gli mostrò la zampa ferita dalla spina, con aria implorante. Nel vederlo in questo stato l'anziano si mise a sedere, gli prese la zampa e con un taglio tolse la spina e molto siero. Poi gli disinfettò accuratamente la ferita, gli fasciò la zampa e lo congedò. Ma il leone guarito non lasciò più l'anziano. Quando abba Gerasimo se ne andò al Signore e fu seppellito dai padri, il leone vide e sentì abba Sabazio che si prostrava e piangeva sul sepolcro; si prostrò anche lui, batté forte il capo per terra e ruggì. Poi, all'improvviso, morì sulla tomba dell'anziano.
(G. Mosco, Il prato spirituale 107)


PREGHIERA

Cittadino del deserto e angelo rivestito di carne,
tu sei diventato un taumaturgo,
o nostro padre teoforo Gerasimo.
Attraverso il digiuno, le veglie e la preghiera,
tu hai ricevuto il dono di grazia della guarigione
sia dei corpi che delle anime
di coloro che a te si sono rivolti con fede.
Sia gloria a colui che ti ha dato la forza!
Gloria a colui che ti ha incoronato!
Gloria a colui che attraverso di te
ha accordato a tutti la guarigione!


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Casimiro (+1484) (calendario romano)

COPTI ED ETIOPICI (25 amšīr/yakkātit):
Archippo, Filemone e Appia (I sec.), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Elsa Brändström (+ 1948), testimone della fede in Finlandia

MARONITI:
Paolo e Giuliana (+ 273 ca), martiri
Gerasimo del Giordano, monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Gerasimo del Giordano, monaco

5 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (26 amšīr/yakkātit):
Osea (VIII sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)

LUTERANI:
Jakob Hermann Friedrich Kohlbrugge (+ 1875), predicatore in Renania

MARONITI:
Conone d'Isauria (III sec.), martire
Alberto Magno (+ 1283)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Conone d'Isauria, martire

6 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (27 amšīr/yakkātit):
Eustazio (+ 337), patriarca di Antiochia (Chiesa copta)

LUTERANI:
Crodegango di Metz (+ 766), vescovo in Lorena

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
I 42 martiri di Amorio (+ 838)

VETEROCATTOLICI:
Fridolino (VII-VIII sec.), monaco ed evangelizzatore

7 marzo

Perpetua e Felicita (+ 203)
martiri

Perpetua e Felicita facevano parte di un gruppo di catecumeni imprigionati a Cartagine durante la persecuzione di Settimio Severo. La loro Passio è uno dei testi più commoventi dell'antichità cristiana. Essa ci rivela la consapevolezza con cui i martiri si preparavano a ricevere la morte: secondo la loro stessa testimonianza, infatti, la fonte della loro forza e della loro fierezza non era altro che il Cristo che viveva e soffriva con loro e in loro.
Perpetua, giovane di famiglia patrizia, era madre di un bambino ancora in fasce quando fu arrestata. Felicita, invece, che era una schiava, era incinta. Tre giorni prima del martirio Felicita diede alla luce una bambina e mentre soffriva nel travaglio del parto, un carceriere le disse: «Se ora soffri così, cosa farai quando sarai gettata alle fiere?». Ma essa rispose: «Adesso sono io che soffro, ma là sarà un altro a soffrire per me dentro di me, perché anch'io ora soffro per lui».
Perpetua, a sua volta, quando ricevette il battesimo in carcere scrisse: «Lo Spirito di Dio mi ha ispirato di impetrare dall'acqua nient'altro che la saldezza della carne nelle sofferenze del martirio». Morirono martiri a Cartagine nel 203. La loro popolarità fu subito enorme, e i loro nomi aprono l'elenco dei martiri nominati nel Canone romano.


TRACCE DI LETTURA

Siccome la folla chiedeva che Perpetua, Felicita e i loro compagni venissero portati nell'arena, essi si levarono spontaneamente e si portarono bene in vista dove li voleva la folla; non prima, però, di essersi scambiati il bacio, così da affrontare il martirio con questo gesto di pace.
O fortissimi e beatissimi martiri! Veramente chiamati ed eletti ad aver parte nella gloria del Signore nostro Gesù Cristo! Com'è giusto e necessario che chi onora, riconosce e adora il suo Nome legga anche queste testimonianze a edificazione della chiesa: affinché anche i nuovi atti di virtù testimonino che un unico e sempre medesimo Spirito santo è tuttora operante, e con esso l'onnipotente Dio Padre e il Figlio suo Gesù Cristo nostro Signore, al quale è gloria e immensa potestà nei secoli dei secoli.
(Passione di Perpetua e Felicita 21)


PREGHIERA
Signore Dio,
sii lodato per Perpetua e Felicita,
che hanno trovato in te la forza
di resistere ai persecutori
e di sostenere nella fede
i tormenti della morte:
il loro amore fino al martirio
orienti il nostro sguardo
verso la gloria e la luce
da esse condivise con Gesù risorto,
vivente nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Sir 51,1-12; Mt 10,28-33


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Perpetua, Felicita e compagni, martiri a Cartagine

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Perpetua e Felicita, martiri (calendario romano e mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (28 amšīr/yakkātit):
Teodoro il Greco (III-IV sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Perpetua e Felicita, martiri a Cartagine

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
I 7 vescovi di Cherson (IV sec.), ieromartiri
I 9 bambini di Kola, martiri (Chiesa georgiana)

SIRO-ORIENTALI:
Tommaso d'Aquino (+ 1274) (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Perpetua e Felicita, martiri