13 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Leandro (+ 600 ca), vescovo di Siviglia (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (4 baramhāt/maggābit):
Concilio di Djazirah BenicOmr (II sec.) (Chiesa copto-ortodossa)
Esichio il Palatino (+ 303), martire (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Georg von Ghese (+ 1559), testimone fino al sangue in Italia settentrionale

MARONITI:
Teofane di Singriana (+ 817)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Traslazione delle reliquie di Niceforo (847), patriarca di Costantinopoli

14 marzo

Gabra Manfas Qeddus (XIV-XV sec.)
monaco

Il 5 del mese di maggābit, corrispondente al nostro 14 marzo, i cristiani di Etiopia ricordano Abuna Gabra Manfas Qeddus, anacoreta tra i più venerati nella Chiesa etiopica.
Non è agevole ricostruire storicamente la vita di colui il cui nome significa «servo dello Spirito santo». Secondo i sinassari etiopici egli nacque nella città egiziana di Neḥisā, che abbandonò molto presto per intraprendere un lungo cammino anacoretico nella terra di Kabt.
Gabra Manfas Qeddus rappresenta in modo emblematico il tipo dell'eremita che si separa dal mondo per fare spazio all'intera creazione nella sua incessante intercessione.
Raffigurato nell'iconografia tradizionale in compagnia di leoni e di pantere e rivestito solamente dei propri lunghi capelli, Gabra Manfas Qeddus visse probabilmente a cavallo tra il XIV e il XV secolo, spostandosi a più riprese lungo l'altopiano etiopico e diventando ovunque un importante riferimento spirituale.
Sempre secondo la tradizione, alla sua morte il Signore fece il patto di concedere la vita eterna a quanti si sarebbero affidati alla sua intercessione.


TRACCE DI LETTURA

Signore nostro Dio, tu che scruti i cuori e conosci ogni pensiero degli uomini prima ancora che si formi, guarda verso di noi dalla dimora del tuo Santo.
Signore, tu che perdoni e sei clemente, porta a compimento la tua misericordia su questo tuo servo, che è venuto a te perché chiamato a questa vocazione santa e pura. Tutti i suoi pensieri siano rivolti a te, affinché egli possa farsi carico del tuo giogo che è leggero e che conduce alla vita eterna. Egli ha fuggito ogni concupiscenza e desiderio malvagio, e si è rifugiato nella tua misericordia, perché tu possa rinnovarlo. Rendilo saldo nella lotta, vigilante nella conoscenza dei misteri, in vista della loro piena rivelazione, affinché sia reso degno dell'indicibile gioia e di ricevere la gloria che non verrà mai meno nel tuo regno.
(
Liturgia etiopica, Preghiera per la professione monastica)


LETTURE BIBLICHE
Rm 14,1 e ss.; 1P 4,1 e ss.; At 17,19 e ss.; Mt 6,19 e ss.


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Rodrigo e Salomone (+ 857), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (5 baramhāt/maggābit):
Sarapamone di Scete (?), monaco (Chiesa copto-ortodossa)
Gabra Manfas Qeddus, monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Matilde (+ 968), regina, moglie di Enrico I
Frierich Gottlieb Klopstock (+ 1803), poeta ad Amburgo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Benedetto da Norcia (+ 547), monaco

15 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (6 baramhāt/maggābit):
Dioscoro di Alessandria (VII-VIII sec.), martire (Chiesa copto-ortodossa)
Teodoto di Ancira (+ 303), martire (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Gaspare Oleviano (+ 1587), teologo nel Palatinato

MARONITI:
Benedetto da Norcia (+ 547), monaco

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Agapio di Cesarea e compagni (+ 303), martiri
Arsenio (+ 1409), vescovo di Tver' (Chiesa russa e di Serbia)
Ambrogio Chelaia (+ 1927), patriarca (Chiesa georgiana)

16 marzo

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (7 baramhāt/maggābit):
Filemone e Apollonio di Antinoe (III-IV sec.), martiri (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Eriberto di Colonia (+ 1021), vescovo

MARONITI:
Papas di Licaonia (III-IV sec.), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Sabino d'Egitto (+ 287), martire
Giovanni II (XI sec.), patriarca (Chiesa georgiana)

17 marzo

Patrizio d'Irlanda (ca 390-461)
pastore

Le chiese d'occidente ricordano oggi Patrizio, evangelizzatore e primo vescovo dell'Irlanda.
Nato nella Cornovaglia britannica attorno al 390, non ancora sedicenne Patrizio era stato catturato da pirati irlandesi che lo avevano rivenduto come schiavo in Irlanda. Nei sei anni di cattività, in cui Patrizio fece il pastore, la sua solitudine fu colmata dalla presenza sempre più consolante del Signore nel suo cuore. Fuggito dall'Irlanda, Patrizio si preparò all'ordinazione presbiterale, e forse soggiornò per un certo tempo in qualche monastero della Gallia. Non si sa con certezza se abbia mai emesso i voti monastici, anche se è chiaro il grande amore che aveva per i monaci e per la loro intimità con il Signore. Patrizio si nutrì con assiduità della Scrittura, nella quale infine troverà la sua vocazione di annunciatore del vangelo sino agli estremi confini della terra. Nel 432 Patrizio venne inviato come vescovo in Irlanda. Da quel momento, per trent'anni egli percorse in lungo e in largo l'isola diffondendo il vangelo, costituendo comunità e dando un'organizzazione agli sparuti gruppi di cristiani che già esistevano in quella terra. Spesso disprezzato dagli ibernici perché straniero, contrastato in seno alla chiesa per la sua cultura approssimativa, Patrizio riuscì tuttavia, grazie alla sua grande umanità e alla sua passione per il vangelo, a portare a termine con gioia la missione ricevuta, come testimonia la sua Confessione, documento autobiografico nel quale egli narra con toni altamente evangelici la propria esperienza missionaria. Egli morì, forse nel 461, non si sa bene dove. Sulla sua vita fiorì un'enorme messe di leggende, che lo resero uno dei santi più amati di tutto il medioevo.


TRACCE DI LETTURA

Non devo nascondere il dono che Dio mi elargì nella terra della mia prigionia, perché allora tenacemente lo cercai e là lo trovai e mi salvò da tutte le mie colpe in virtù dell'inabitazione del suo Spirito, che ha operato fino ad oggi in me. Perciò rendo incessantemente grazie al mio Dio, che mi ha conservato fedele nel giorno della prova, così che oggi con fiducia posso osare offrirgli in sacrificio come offerta viva la mia vita per Cristo Signore, che mi ha salvato da tutte le mie angosce, e così posso dire: «Chi sono io, Signore, quale vocazione è la mia, se tu hai operato al mio fianco con tutta la forza della tua divinità: ecco, siamo testimoni, il vangelo è stato predicato fino agli estremi confini della terra».
(Patrizio, Confessione 33-34)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
che nella tua provvidenza
hai scelto il tuo servo Patrizio
perché divenisse l'apostolo
del popolo irlandese:
mantieni vivo in noi il fuoco della fede che egli ha acceso
e rafforzaci nel nostro pellegrinaggio
verso la luce della vita senza fine.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Is 51,1-11; Ap 22,1-5; Mt 10,16-23


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Patrizio, vescovo, missionario, patrono dell'Irlanda

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Patrizio, vescovo (calendario romano)

COPTI ED ETIOPICI (8 baramhāt/maggābit):
Mattia, apostolo

LUTERANI:
Patrizio d'Irlanda, vescovo e missionario

MARONITI:
Giuseppe d'Arimatea
Alessio «l'uomo di Dio» (+ 411)
Patrizio, vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Alessio «l'uomo di Dio»
Daniele di Mosca (+ 1303), fondatore del monastero di San Daniele (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Patrizio, vescovo ed evangelizzatore