Comunicato stampa iniziale

II Convegno Liturgico Internazionale Bose, Bose 31 ottobre - 2 novembre 2003
L'ALTARE
Mistero di Presenza, Opera d'Arte

Organizzato dal Monastero di Bose
in collaborazione con Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici
della Conferenza Episcopale Italiana

Leggi tutto: Comunicato stampa iniziale

COMUNICATO STAMPA INIZIALE

giovedì 30 ottobre 2003

Dal 31 ottobre al 2 novembre si terrà al Monastero di Bose (Biella) il II Convegno Liturgico Internazionale dal tema: L’altare. Mistero di presenza, opera dell’arte.

In continuità con il I Convegno Liturgico Internazionale tenutosi a Bose nell’aprile 1994 – La celebrazione eucaristica rinnovata dal Vaticano II – e nella ricorrenza del quarantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione conciliare sulla Liturgia, Sacrosanctum concilium, il Monastero di Bose in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, intende avviare con il II Convegno Liturgico Internazionale un appuntamento annuale nel quale esperti provenienti da tutto il mondo e appartenenti a chiese cristiane diverse sono invitati ad approfondire la riflessione sul rapporto tra liturgia e architettura.

Il Comitato scientifico del Convegno - composto da Enzo Bianchi (Priore del Monastero di Bose) Frédéric Debuyst (monaco benedettino di Sant-André de Clerlande, Louvain-la-Neuve), Paul De Clerck (professore dell’Institut Catholique di Parigi e direttore della rivista «La Maison-Dieu») Giancarlo Santi (direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici – CEI) - ha voluto iniziare la riflessione ponendo l’attenzione sul significato liturgico e il valore artistico dell’altare nella liturgia cristiana.

Enzo Bianchi, Priore di Bose e Mons. Giancarlo Santi, direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici - CEI, presiederanno la seduta inaugurale del Convegno, presentando il significato e le finalità dell’iniziativa. Mons. Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia – CEI, rivolgerà un indirizzo di saluto, al quale faranno seguito gli indirizzi di saluto di Mons. Enrico Masseroni, Arcivescovo di Vercelli e delegato della Conferenza Episcopale Piemontese e Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella. Presenzieranno all’intero Convegno Mons. Piero Marini, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e Mons. Giuseppe Busani, direttore dell’Ufficio Liturgico Nazionale - CEI.

Il Convegno si articolerà in tre momenti successivi. La relazione introduttiva di Frédéric Debuyst, una della maggiori e più note figure europee nel campo della riflessione sul rapporto tra liturgia e architettura, inquadrerà la problematica dell’intero convegno, offrendo il frutto di decenni di ricerca. Le due relazioni successive, di Paul De Clerck (Institut Catholique de Paris) e di Enrico Mazza (Università Cattolica di Milano), interrogheranno la liturgia al fine di cogliere quale comprensione dell’altare essa offre. I due studiosi mostreranno i riflessi che ogni possibile comprensione liturgica e teologia dell’altare hanno sulla teologia dell’eucaristia.

Il secondo momento ripercorrerà l’evoluzione dell’altare nella storia del cristianesimo: la studiosa francese Panayota Volti, docente al Collège de France di Parigi, presenterà l’altare dalle origini alla riforma carolingia, mentre l’evoluzione nel secondo millennio con particolare attenzione all’intervento del Vaticano II sarà affidata a Mons. Crispino Valenziano, professore al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, da alcuni anni responsabile delle più importanti realizzazioni di spazi per la liturgia in Italia.

Con l’ausilio di materiale visivo saranno quindi presentate alcune realizzazioni di altare dal Vaticano II ad oggi in Europa, che coprono i più diversi ambiti e contesti: altari realizzati in chiese di nuova costruzione, nuovi altari collocati in antiche cattedrali, chiese parrocchiali, chiese monastiche o cappelle per piccole assemblee. Anne Da Rocha-Carneiro, direttrice della Commissione d’arte sacra della diocesi di Lille, commenterà alcuni esempi di realizzazioni in Francia e Belgio, seguirà poi la Svizzera ad opera dell’abate Daniel Schömbächler, del monastero benedettino di Disentis, e la Germania con Walther Zahner di Regensburg. Mons. Giancarlo Santi presenterà alcuni tra più significativi esempi di altari realizzati in Italia. A sottolineare l’intenzione ecumenica che il Comitato scientifico ha voluto caratterizzasse il Convegno, il vescovo di Salisbury, David Stancliffe, presidente della Commissione liturgica della chiesa d’Inghilterra, presenterà l’attuale riflessione sullo spazio liturgico e l’altare nella chiesa anglicana. Come sintesi di questo secondo momento l’intervento di Klemens Richter - professore ordinario di liturgia alla Facoltà teologica di Münster, conosciuto in Italia per la recente pubblicazione del saggio Spazio sacro e immagini di chiesa – articolerà il rapporto tra comunità cristiana, spazio liturgico e altare.

Il terzo momento giungerà a collocare l’altare nella sua triplice valenza: “estetica” con l’intervento dell’architetto Glauco Gresleri di Bologna, “teologica” con il Albert Gerhards, professore di liturgia a Bonn e infine “poetica” con Jean-Yves Hameline, professore onorario dell’Institut Catholique di Parigi. La tavola rotonda finale condurrà alla sintesi dei temi maggiori del Convegno.

Il Convegno è aperto a tutti e tutte le relazioni saranno tradotte in sala in lingua italiana. Esso si rivolge a tutti coloro che intendono approfondire la conoscenza e l’intelligenza delle realtà simboliche attraverso le quali, all’interno della liturgia, la fede è significata e celebrata: i numerosissimi partecipanti - provenienti oltre che dall’Italia, da Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Spagna, Ungheria e Gran Bretagna - operano, a diverso titolo, alla progettazione e realizzazione dello spazio liturgico: architetti, direttori degli uffici liturgici, responsabili e membri del Commissioni diocesane dei beni ecclesiastici e di arte sacra. Con essi anche professori di liturgia primi educatori al senso dell’architettura liturgica, attraverso una vera e propria mistagogia dello spazio liturgico. Particolarmente significativa è la presenza di alcuni studenti del corso di laurea in Arte sacra contemporanea e del Corso specialistico in arti e antropologia del sacro dell’Accademia di Brera, la quale ha riconosciuto al Convegno un valore scientifico-didattico all’interno del programma di studi.

Per informazioni scrivere o telefonare a:

Segreteria Convegno liturgico
Segreteria organizzativa - Ospitalità
Comunità Monastica di Bose
13887 Magnano (BI)
Tel. +39 015.679.185 - Fax +39 015.679.294

Programma dei giorni

I Convegno Liturgico Internazionale Bose, Bose 13 - 23 aprile 1994
LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA
rinnovata del Vaticano II

Organizzato dal Monastero di Bose

PROGRAMMA DEI GIORNI

Leggi tutto: Programma dei giorni

Bose, 18-23 aprile 1994

- presentazione del Convegno
Enzo Bianchi, priore di Bose

- saluto del vescovo della diocesi
mons. Massimo Giustetti

 

Jean-Baptiste Molin
L'Ordo Missae: Strutture, Atte pénitentiel, Prière universelle...

Burkhart Neunheuser
Le Orazioni: Super-Oblata, Postcommunio;
revisione del testo: principi e metodi

André Rose
La réforme du lectionnaire après Vatican II

Piene-Mane Gy
Les prières eucharistiques du missel romain.
Les réalisatíons du Consilium visitées à nouveau

Ferdinando Dell'Oro
Per un Ordo ferialis Missae

Crispino Valenziano
Problemi linguistici delle orazioni

Adrien Nocent
Le seconde letture delle domeniche ordinarie

Joseph Gelineau
La prière eucharistique comme action
de 1'assemblée

Paul De Clerck
L'apport des dons. Liturgie et théologie

Cesare Giraudo
La doppia epiclesi delle preghiere eucaristiche

Enrico Mazza
Riforma liturgica: la pastorale e l'uso delle fonti.
Criteri di metodo per la preparazione di nuove preghiere eucaristiche

 

Un ampio resoconto del convegno è apparso su pdf"Regno Attualità" n. 10/1994

La via eucaristica per rinnovare la Chiesa

LA VIA EUCARISTICA PER RINNOVARE LA CHIESA

Il Regno Attualità
10/1994
Di OVIDIO VEZZOLI
e LUCIANO MANICARDI

"La celebrazione della Parola è stata nel post-concilio la migliore attuazione della riforma liturgica. Ora è necessario uno sforzo criativo per la parte sacramentaria della messa. Trenta tra i maggiori esperti di liturgia, radunati presso la Comunità di Bose (18-23 aprile), hanno affrontato le nuove domande che oggi si pongono alle indicazioni conciliari e alla celebrazione eucaristica"

L’evangelo della grazia - Lavori del 27 maggio

Leggi tutto: L’evangelo della grazia - Lavori del 27 maggio

È Sarah Coakley (Cambrige), pastora anglicana e insegnante all’Università di Cambridge, ad aprire la seconda giornata del convegno, con una relazione su “Giustificazione e misericordia”. Parla dell’importanza di ragionare insieme sulle nozioni teologiche chiave di giustificazione e misericordia a partire da una prospettiva storica e contemporanea. Conduce un’indagine ermeneutica sul rapporto che c’è, in Paolo, tra queste due nozioni; quindi riflette sul parallelo tra l’autonomia che ha guadagnato il concetto di giustificazione in Lutero, e quella che sta assumendo il concetto di misericordia in papa Francesco: due prospettive che non vanno viste come alternative concorrenti, sottolinea la Coakley, ma complementari. Infine, conclude mettendo a fuoco la questione della riconciliazione tra ebrei e cristiani, processo storico da cui i concetti di giustificazione e misericordia non possono essere dissociati.

Continua la lettura

L’evangelo della grazia - Lavori del 26 maggio

Leggi tutto: L’evangelo della grazia - Lavori del 26 maggio

L’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma, dal titolo “Giustificazione: il Vangelo della grazia”, è stato aperto venerdì mattina 26 maggio dall’intervento di Enzo Bianchi, fondatore di Bose. Fratel Enzo ha sottolineato il legame tra il tema del convegno e il cinquecentesimo anniversario della Riforma in cui esso si svolge. La Riforma infatti non è stata altro che una “risposta alla voce dell’Evangelo”, l’Evangelo di un Dio che non ama solo i giusti, un Dio la cui giustizia “si manifesta sempre come misericordia, mai meritata, sempre gratuita”. Solo cinquant’anni di cammino ecumenico hanno permesso a cattolici ed evangelici di giungere alla dichiarazione comune sulla giustificazione, affermando così la “sinfonia di una comunione plurale”.

Continua la lettura