23 ottobre 2025
Quel Gesù per il quale al momento della nascita gli angeli hanno cantato: “Pace in terra agli uomini che egli ama” (Lc 2,14), lo stesso Gesù che annuncia la pace a coloro che guarisce (cf. Lc 7,50), oggi ci mette di fronte ad affermazioni che dicono il contrario: “Pensate che sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione” (v. 51).
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22 ottobre 2025
“Anche voi tenetevi pronti, perché il figlio dell’uomo verrà quando voi non ve lo aspettate” (v.40). Di fronte a questa affermazione ci si potrebbe inquietare e pensare che la venuta del Signore sia un evento che incombe sulla nostra testa. Se invece spostiamo l’accento su quel “tenetevi pronti” cogliamo una sfumatura che può aiutarci a vivere il nostro quotidiano: se l’arrivo del Signore può avvenire in ogni momento allora ogni attimo della nostra vita è preparazione del Regno, anzi ogni attimo vissuto in questa consapevolezza è già Regno.
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21 ottobre 2025
“Dov’è il vostro tesoro là sarà anche il vostro cuore”, questo il versetto che precede il vangelo odierno. Il tesoro del credente è l’amore del Signore che ci fa attendere la sua venuta e la pienezza di vita nel Regno dei cieli. Non c’è una data, un’ora prefissata per questo ritorno, resta nascosta, ma è certa. È una promessa del Signore. Questo ci pone in un desiderio, in un’attesa che ci rende vigilanti come sentinelle, come innamorati.
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20 ottobre 2025
La prima considerazione che mi sembra proporre il testo è che non si può piegare l’Evangelo e farlo diventare la giustificazione dei propri diritti, di un “dammi!” che abbia l’avvallo autorevole del Signore.
Inoltre Gesù non risponde alla richiesta dello sconosciuto entrando nel “chi ha ragione”; non si propone come istanza giuridica migliore, superiore ai tribunali umani e al diritto; è consapevole dei limiti della sua persona, pur sapendo di essere il Figlio di Dio cui è dato ogni potere.
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