[L’onnipotenza di Dio] si mostra nella pratica. È la capacità illimitata di esserci, di esser fedele a un mondo profondamente instabile, ingiusto, sospettoso, ribelle, e di stare dalla sua parte. È la capacità di far sempre nuovi tentativi per farcela a ogni costo, faticando e lottando contro il cuore umano.
La realtà suprema, colui che veramente è il Creatore e protettore dell’universo, si rivela negli scritti biblici come il Dio della pace. La pace non è qualcosa che l’essere umano possa raggiungere da solo, con le proprie decisioni e i propri atti. Rimane in definitiva un dono di Dio. Un dono però che, per essere dato, richiede un atteggiamento corrispondente da parte dell’uomo. In primo luogo bisogna che l’uomo stesso sia consapevole di quale sia la vera fonte della pace, con una relazione con Dio piena di fiducia, con la preghiera, il culto, la conformazione alla sua volontà. “Signore nostro Dio, donaci la pace” (cf. Is 26,12).
Che cosa ha fatto di noi il nostro quotidiano? L'elemento fondamentale è la vigilanza.
Incontro tenuto da Luciano Manicardi sul tema “Vivere il quotidiano” nell’ambito del corso “Vivere umanamente. Riscoprire una grammatica dell’umano” (2016)
Che cosa ha fatto di noi il nostro quotidiano? L'elemento fondamentale è la vigilanza.
Incontro tenuto da Luciano Manicardi sul tema “Vivere il quotidiano” nell’ambito del corso “Vivere umanamente. Riscoprire una grammatica dell’umano” (2016)
E se io ti chiedessi di raccontare e di cantare i tuoi sogni d’amore? Quali immagini offriresti ai tuoi compagni a mo’ di pane e di vino? Quelle memorie e quelle speranze che fanno sbocciare un sorriso e che se realizzate farebbero del mondo un luogo più amico... Ah! Se ti fosse concesso, come nei racconti per bambini, di formulare un desiderio, un solo desiderio, il più intenso, il più ardente, quello da cui dipendono la tua vita e la tua morte... Sai? Avresti qualcosa da dire? O hai perduto la memoria del paradiso, dimenticato i tuoi desideri, sepolto come sei nel quotidiano, mediocre e implacabile...