18 novembre

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Elisabetta d'Ungheria (+ 1231), principessa di Turingia, filantropa

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo, apostoli (calendario romano e ambrosiano)
Romano (+ 303 ca), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (9 hatūr/ ḫedār):
Concilio di Nicea (325)

LUTERANI:
Ludwig Hofacker (+ 1828), predicatore del Risveglio nel Württemberg

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Platone di Ancira e Romano di Cesarea (+ 303 ca), martiri
Giona (+ 1470), arcivescovo di Novgorod (Chiesa russa)

19 novembre

MATILDE DI MAGDEBURGO (ca 1208-1283)
testimone

Il monastero di Helfta fu nel XIII secolo un luogo di alta spiritualità e un ritrovo di grandi mistiche che trovavano alimento nella ruminazione quotidiana delle Scritture. Molte di loro non erano monache tradizionali, ma beghine rifugiatesi in monastero per le persecuzioni attuate contro il beghinaggio da parte soprattutto dei frati domenicani. Fra le beghine giunte a Helfta, la più celebre fu senz'altro Matilde di Magdeburgo. Poco si sa della sua vita. Nata intorno al 1208 nella diocesi di Magdeburgo, appartenente a una famiglia nobile, Matilde decise giovanissima di ritirarsi presso una comunità di beghine, cioè di donne che rifiutavano le tradizionali forme di vita religiosa, ma che desideravano vivere un'intensa vita interiore in piccoli nuclei ai bordi dei villaggi. Per trent'anni Matilde visse una profonda comunione con il Signore nella preghiera; non appena però, su ordine del confessore, si accinse a mettere per iscritto le proprie esperienze, iniziarono per lei i guai, soprattutto perché denunciava con molta franchezza la corruzione del clero di cui spesso era stata testimone. Nel 1261, dopo il sinodo domenicano di Magdeburgo contro le beghine, Matilde si rifugiò a Helfta, dove fu compagna di Matilde di Hackeborn e maestra di Gertrude di Helfta.
Nella pace di quel cenobio e nella compagnia di donne straordinarie, Matilde portò a termine la sua opera letteraria, le Rivelazioni, in cui raffigurava - con immagini tra le più belle della letteratura medievale - lo sprigionarsi della luce divina in un cuore che ha meditato per tutta la vita la parola di Dio. Matilde morì attorno al 1283, completamente cieca, ma con una vivida luce negli occhi del cuore. La data odierna è quella in cui Matilde è ricordata dalla Chiesa d'Inghilterra, lo stesso giorno in cui nel Calendario monastico si fa memoria di Matilde di Hackeborn.


TRACCE DI LETTURA

Ascolta, amore, ascolta con l'orecchio dello spirito, così cantano i nove cori angelici:
Noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai cercati nella tua umiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai mantenuti nella tua misericordia,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai onorati con la tua passione e la tua onta,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai condotti nella tua bontà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai ordinati nella tua sapienza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai protetti con la tua potenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai santificati con la tua nobiltà,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai illuminati nella tua confidenza,
noi ti lodiamo, Signore, perché ci hai innalzati nel tuo amore su tutte le creature.
(Matilde di Magdeburgo, La luce fluente della Divinità 1,6)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
per tua grazia Matilde,
riscaldata dal fuoco del tuo amore,
è divenuta una luce ardente
e splendente nella tua chiesa:
infiamma anche noi
con il medesimo spirito di disciplina e d'amore,
perché possiamo camminare
per sempre al tuo cospetto
come figli della luce.
Attraverso Gesù Cristo,
tuo Figlio nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Ct 8,6-7; Ap 19,1.5-9; Mt 11,25-30


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Hilda (+ 680), badessa di Whitby
Matilde, beghina di Magdeburgo, mistica

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Matilde di Hackeborn ( + 1299), vergine (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (10 hatūr/ ḫedār):
Sofia e 50 compagne di Edessa (+ ca 361), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Elisabetta di Turingia (+ 1231), benefattrice in Assia

MARONITI:
Ponziano (III sec.), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Abdia (VI sec. a.C.), profeta
Barlaam di Antiochia (+ ca 304), martire
Sinossi dei santi della Carelia (festa che cade il sabato tra il 31 ottobre e il 6 novembre del calendario giuliano)
Barlaam di Chutyn (+ 1192), monaco (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Elisabetta di Turingia, vedova

20 novembre

RABBI ΆQIVA (ca 50-135)
martire ebreo

In un giorno imprecisato dell'anno 135 dell'era volgare, muore a seguito delle torture subite per mano dei suoi carcerieri romani Rabbi Άqiva, felice di adempiere in tal modo il precetto della Torah: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze». Originario della Galilea, Άqiva nacque probabilmente attorno alla metà del I secolo, in una povera famiglia di 'am ha-arez. Mentre esercitava la professione di pastore, fu assoldato da un ricco proprietario terriero di Gerusalemme, il quale però si oppose fortemente al matrimonio di Άqiva con la propria figlia Rachele. I due furono così abbandonati all'estrema povertà, ma secondo la tradizione Rachele accettò di sposare Άqiva a condizione che questi si votasse totalmente allo studio della Torah. Egli passò allora 13 anni alla scuola di Lidda, e forse un tempo analogo in quella di Javneh, divenendo uno dei più grandi tannaim, e probabilmente il massimo studioso ebreo del suo tempo. Aperta una propria scuola a Benè Beraq, Άqiva si dedicò con grande umiltà al commento della Torah, e fu tra i più ardenti sostenitori della canonicità del Cantico dei cantici. Il suo grande amore per la Scrittura non gli impedì tuttavia di svolgere un'intensa attività a favore dei più poveri. Con la rivolta di Bar Kokhvà, iniziata nel 132, egli si unì a coloro che speravano fosse giunta l'era messianica. Άqiva fu imprigionato, perché non volle rinunciare a insegnare pubblicamente la Torah, a dispetto dei divieti imperiali. Egli poté così coronare con la morte un'esistenza interamente dedicata all'ascolto obbediente del Signore, fino a santificarne il Nome con il dono supremo della vita nel martirio.


TRACCE DI LETTURA

Allorché Rabbi Άqiva fu portato al supplizio, era il termpo di recitare lo Shema', e gli strappavano la carne con uncini di ferro, ed egli accettò il giogo del Regno dei cieli. Gli dissero allora i suoi discepoli: « O nostro maestro, fino a questo punto arrira la tua forza d'animo?». Egli rispose: «Per tutta la mia vita io ero turbato dal versetto biblico: "Con tutta la tua anima ", interpretandolo: "Anche se egli ti toglie l'anima". Io pensavo: quando avrò l'occasione per compiere ciò? Ora che ho l'occasione, non dovrei forse compiere tale precetto?». Ed egli prolungò la parola « Unico» fïnché non esalò l'anima, dicendo sempre la parola «Unico». Allora risuonò una voce celeste: «Beato Rabbi Άqiva che ha esalato l'anima con la parola "Unico "».
(Talmud babilonese, Berakhot 61b)


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Edmondo (+ 870), re degli Angli orientali, martire
Priscilla Lydia Sellon (+ 1876), ripristinatrice della vita religiosa nella Chiesa d'Inghilterra

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Crispino di Ecija (III sec.), vescovo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (1 hatūr/ ḫedār):
Anna, madre della vergine Maria
Pacomio (+ 346), monaco
Elsā', monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Bernwardo di HildeshIeim (+ 1022), vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Vigilia dell'ingresso nel Tempio della santissima Madre di Dio
Gregorio il Decapolita (+ ca 862), monaco
Proclo (+ 446), arcivescovo di Costantinopoli
Dasio di Durostoro ( + 303), martire (Chiesa romena)

 

21 novembre

LE CHIESE RICORDANO...

ARMENI:
Ingresso nel Tempio della beata vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Presentazione della beata vergine Maria (calendario romano e ambrosiano)
Longino (I sec.), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (12 hatūr/ ḫedār):
Michele, arcangelo

LUTERANI:
Wolfang Capito (+ 1541), teologo a Strasburgo

MARONITI:
Presentazione della Vergine al Tempio

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Ingresso nel Tempio della santissima Madre di Dio
Sozomeno di Cipro (VII sec.) (Chiesa di Cipro)

SIRO-OCCIDENTALI:
Ingresso nel Tempio della vergine Maria (Chiesa siro-cattolica)

22 novembre

CECILIA (II-III sec.)
martire

Pressoché tutte le chiese cristiane fanno memoria, in questa data o in altre corrispondenti, di Cecilia, vissuta tra il II e il III secolo, che subì il martirio assieme al marito Valeriano e al cognato Tiburzio per ordine del prefetto romano Turcio Almanachio. Storicamente, tutto quello che si sa di lei è che apparteneva all'illustre famiglia romana dei Cecilii. Giovane cristiana, Cecilia era molto sollecita nell'aiutare economicamente la chiesa e i suoi pastori. Un terreno da lei donato alla diocesi diverrà il cimitero dei papi di Roma. Cecilia era inoltre una donna coraggiosa, che in tempo di persecuzione diede rifugio a molti cristiani nelle sue proprietà. La sua celebrità è dovuta al racconto della sua passio, uno dei più letti nell'antichità. Promessa sposa a un pagano di nome Valeriano, Cecilia convinse sia lui che il cognato Tiburzio a diventare cristiani e a condurre una vita casta e irreprensibile. Entrambi condivideranno con lei la testimonianza suprema della fede. Cecilia è nota in tutto il mondo come patrona dei musicisti: secondo la tradizione, mentre al suo matrimonio la gente si dava ai festeggiamenti cantando e suonando musiche festose, Cecilia non cessava di intonare un inno nel proprio cuore a Dio perché le fosse concesso di custodire la verginità per il regno dei cieli.


TRACCE DI LETTURA

I soldati che circondavano la santa la esortavano a sottomettersi al volere dell'imperatore e molti si lamentavano perché una così bella fanciulla voleva affrontare la morte. Disse allora Cecilia: «Buoni giovani, morire non è perdere la propria gioventù ma cambiarla in una migliore: è come dare fango e ricevere in cambio oro; consegnare una vile dimora e riceverne in cambio una preziosa e ornatissima. Ecco, il mio Signore rende il centuplo di quanto gli si offre».
(Jacopo da Varagine, Leggenda aurea)


PREGHIERA

Ascolta, Signore, la nostra preghiera,
e, per intercessione
della vergine martire santa Cecilia,
rendici degni di cantare le tue lodi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Os 2,16-17.21-22; Mt 25,1-13


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Cecilia, martire a Roma

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Cecilia, vergine e martire

COPTI ED ETIOPICI (13 hatūr/ ḫedār):
Zaccaria (+ 1032), 64° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Le miriadi di angeli (Chiesa etiopica)

LUTERANI :
Cecilia, martire a Roma

MARONITI:
Gioacchino e Anna, genitori della vergine Maria
Cecilia, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Filemone, apostolo, Appia, Archippo e Onesimo (I sec.), discepoli dell'apostolo Paolo
Cecilia di Roma e compagni, martiri
Michele il Soldato (?) (Chiesa bulgara)

VETEROCATTOLICI:
Cecilia, vergine e martire