19 settembre

Teodoro di Tarso (ca 602-690)
pastore

Nel 690 muore Teodoro, arcivescovo di Canterbury. Teodoro era nato a Tarso, in Cilicia; aveva compiuto gli studi ad Atene e si era fatto monaco in terra ellenica. Giunto a Roma all'età di sessantasei anni forse per motivi di studio, egli fu in breve tempo ordinato diacono e poi vescovo da papa Vitaliano, che gli assegnò la sede vacante di Canterbury. Aiutato dall'ottima salute, malgrado l'età avanzata, Teodoro si diede anima e corpo al ministero episcopale, iniziando anzitutto a viaggiare per tutto il territorio inglese, al fine di conoscere in prima persona la terra e la gente di cui era stato eletto pastore. Egli riorganizzò in profondità la vita della chiesa inglese, indicendo il primo concilio della storia britannica a Hertford nel 673, ricucendo le molte divisioni tra i cristiani di origine celtica e quelli di origine anglosassone, e aprendo a Canterbury una scuola di studi superiori dove vennero insegnate le discipline classiche dell'antichità. Dalla sua scuola usciranno i principali vescovi e rinnovatori del cristianesimo occidentale precarolingio. Teodoro morì a Canterbury quasi novantenne, dopo aver posto le basi della nuova chiesa anglosassone.


TRACCE DI LETTURA

Teodoro giunse nella sua chiesa nel secondo anno dopo la consacrazione, e vi trascorse ventun anni, tre mesi e ventisei giorni. Intraprese subito a visitare tutta l'isola, dovunque vi fossero degli Angli, e da tutti era accolto e ascoltato molto volentieri. E poiché era istruito a fondo nelle lettere sia sacre sia profane, diffondeva ogni giorno fiumi di dottrina salutare per irrigare i loro cuori. Le aspirazioni di tutti erano infatti rivolte alle gioie del regno celeste, di cui da poco avevano sentito parlare, e chiunque desiderava essere istruito nella sacra Scrittura aveva a disposizione maestri pronti a insegnare a interpretarla.
(Beda il Venerabile, Storia ecclesiastica degli Angli 4,2)


PREGHIERA

Padre santo,
che ci hai radunati
attorno alla mensa di tuo Figlio
per condividere questo pasto
con l'intera famiglia di Dio:
raduna genti di ogni razza,
lingua e nazione
in quel nuovo mondo
nel quale tu rivelerai
la pienezza della tua pace,
affinché condividano
con Teodoro di Tarso
e con tutti i tuoi santi
il banchetto senza fine
di Gesù Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

Is 52,7-10; 2Cor 5,11-6,2; Le 10,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Gennaro (+ ca 305), vescovo e martire (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (9 tūt/maskaram):
Pisūra di Maliǧ (III-IV sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Thomas John Barnardo (+ 1905), benefattore a Londra

MARONITI:
Gennaro, martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Trofimo, Dorimedonte e Sabbazio di Sinnada (+ 276), martiri
Massimo Sandovič (+ 1914), presbitero e martire (Chiesa ortodossa polacca)

20 settembre

John Coleridge Patterson pastore, e compagni (+ 1871)
martiri

Nel 1871 muoiono martiri John Coleridge Patteson e i compagni sbarcati assieme a lui sull'isola melanesiana di Nukapu. Patteson era nato a Londra nel 1827; frequentando il college di Eaton, subì l'influenza di George Augustus Selwyn, primo vescovo della Nuova Zelanda e promotore di un'evangelizzazione pienamente rispettosa della cultura maori e dei diritti degli indigeni melanesiani. Ordinato presbitero nel 1855, Patteson lasciò l'Inghilterra e fondò la Missione melanesiana. Fu eletto primo vescovo dell'arcipelago, e si adoperò da subito per la formazione di clero e catechisti indigeni; i suoi metodi portarono a una rapida propagazione del cristianesimo nelle isole del Pacifico. Patteson dovette combattere soprattutto contro i mercanti di schiavi europei, autori in quegli anni di ripetute sortite in Melanesia, e venne barbaramente ucciso, assieme ad alcuni compagni di viaggio, proprio perché scambiato al suo arrivo in una nuova terra per uno di quegli schiavisti che aveva così a lungo contrastato. In questo giorno, le chiese anglicane ricordano tutti i martiri delle missioni in terra di Australia e nel Pacifico.


TRACCE DI LETTURA

Vedo crescere in me il senso di responsabilità. Dovrò ora uscire a svolgere il mio ministero senza Selwyn, e a volte mi lascio prendere dall'ansia, fino quasi a lasciarmi sopraffare. Ma verrà la forza, e non è il lavoro che facciamo a doverci confortare; se poi fallirò - il che è molto probabile - Dio metterà al mio posto un altro uomo, e la sua opera procederà, con o senza di me, ed è questo ciò che conta.
(dalla Vita di John Coleridge Patteson)


PREGHIERA

Dio di ogni tribù, popolo e lingua,
tu hai chiamato
il tuo servo John Coleridge Patteson
a rendere testimonianza
con la vita e con la morte
al vangelo di Cristo
tra le genti della Melanesia:
accordaci di udire la tua chiamata al servizio
e di rispondere con fiducia e con gioia
a Gesù Cristo, nostro Redentore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


Letture bibliche

2Cr 24,17-21; At 7,55-60; Mc 8,31-35


LE CHIESE RICORDANO ...

ANGLICANI:
John Coleridge Patteson, primo vescovo della Melanesia, e compagni, martiri

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Roberto Bellarmino (+ 1621), vescovo e dottore della chiesa (calendario ambrosiano)
Candida di Cartagine (III-IV sec.?), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (10 tūt/maskaram):
Nascita della Vergine (Chiesa copta; vedi all' 8 settembre)
Miracolo della Vergine a Saidnaya (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Carl Heinrich Rappard (+ 1909), evangelizzatore in Svizzera

MARONITI:
Eustazio e i suoi familiari (II sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eustazio, megalomartire, e i suoi familiari

21 settembre

Matteo, apostolo ed evangelista

0ggi le chiese d'oriente e d'occidente ricordano Matteo, apostolo ed evangelista.
Levi-Matteo, figlio di Alfeo, era un esattore delle tasse a Cafarnao. Chiamato da Gesù alla sua sequela, egli fu tra coloro che lasciarono tutto - casa, fratelli e sorelle, padre e madre, amici, lavoro e beni - per andare dietro al Signore. Gli evangeli raccontano che Matteo il pubblicano diede un banchetto d'addio per i suoi amici, pubblicani e peccatori come lui, e che Gesù si recò a casa sua e pranzò con loro, mostrando così di essere venuto nel mondo non per i giusti ma per i peccatori. Matteo, secondo la tradizione, è l'autore del vangelo che porta il suo nome, destinato ai credenti in Gesù Messia venuti dall'ebraismo, e probabilmente scritto a qualche anno di distanza dalla redazione del vangelo secondo Marco. Quale scriba divenuto discepolo del regno dei cieli, egli fu capace di trarre dal proprio tesoro cose nuove e cose antiche, per rispondere ai problemi posti ai suoi interlocutori dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme. Gesù, nell'opera matteana, è presentato come il nuovo Mosè che, con autorità divina, risale alla volontà stessa del Legislatore e porta così a compimento la rivelazione data da Dio sul Sinai. Non sappiamo con certezza in quali regioni Matteo abbia predicato il vangelo. Secondo la tradizione, in Siria o in Etiopia.

Le chiese appartenenti al patriarcato di Gerusalemme, di Mosca, di Serbia e di Georgia, e i monasteri del monte Athos, che seguono il calendario giuliano anche per le feste a data fissa, celebrano oggi la Nascita della Madre di Dio.


TRACCE DI LETTURA

Nel chiamare qualcuno, Gesù gli diceva che ormai gli restava una sola possibilità di credere in lui, cioè quella di abbandonare tutto e di andare con il Figlio di Dio fatto uomo. Con questo primo passo colui che si pone alla sequela è messo nella situazione di poter credere. Se non si mette a seguire, se resta indietro, non impara a credere. Colui che è chiamato deve uscire dalla propria situazione, in cui non gli è possibile credere, per entrare nella sola situazione in cui è possibile credere. Questo passo non ha in sé un valore programmatico, è giustificato solo dalla comunione con Gesù Cristo che così viene raggiunta. Finché Levi resta alla dogana o Pietro attende alle reti, essi possono esercitare onestamente la propria professione, possono avere antiche o nuove conoscenze di Dio, ma se vogliono imparare a credere in Dio, devono seguire il Figlio di Dio fatto uomo, devono andare con lui.
(D. Bonhoeffer, Sequela)


PREGHIERA

Dio d'amore,
attraverso tuo Figlio
hai chiamato Matteo
a lasciare le sicurezze e le ricchezze
per diventare apostolo:
concedi ai tuoi fedeli
la grazia di seguire Cristo
nel pentimento del cuore,
nella povertà di spirito
e nella misericordia verso tutti.
Egli è il nostro Signore,
e vive e regna nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Os 6,1-6; Mt 9,9-13


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Matteo, apostolo ed evangelista

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Matteo, apostolo ed evangelista

COPTI ED ETIOPICI(11 tūt/maskaram):
Basilide (III-IV sec.), martire

LUTERANI :
Matteo, evangelista

MARONITI:
Quadrato di Magnesia (I-II sec.), martire

ORTODOSSI E GRECO CATTOLICI:
Chiusura della festa dell'Esaltatiione della Croce
Quadrato di Magnesia, apostolo

SIRO- ORIENTALI:
Matteo, apostolo ed evangelista (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Matteo, apostolo

22 settembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Maurizio di Agauno e compagni (III sec.), martiri (calendario ambrosiano e mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (12 tūt/maskaram):
Concilio dei 200 a Efeso (431) (Chiesa copta)

LUTERANI:
Maurizio (III-IV sec.), martire in Egitto
Johann Peter Hebel (+ 1826), teologo nel Baden

MARONITI:
Foca il Taumaturgo (+ 117), martire
Maurizio di Agauno e compagni, martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Foca il Taumaturgo, ieromartire
Giuseppe il Taumaturgo (+ 1515), igumeno di Volokolamsk;
Ritrovamento e traslazione delle reliquie di Teodosio (1896), arcivescovo di Černigov (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI
Maurizio e compagni , martiri

23 settembre

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Tecla (I sec.), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (13 tūt/maskaram):
Miracolo di Basilio di Cesarea (Chiesa copta)

LUTERANI:
Maria de Bohorques (+ 1559), testimone fino al sangue in Spagna

MARONITI:
Annuncio a Zaccaria

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Concepimento del venerabile e glorioso profeta, precursore e battista Giovanni