Sotto il mantello della liturgia, l’unità della chiesa

La Stampa, 16 settembre 2006

La teologia è una foresta intricata: per orientarsi ci vuole addestramento, bisogna saper riconoscere i tronchi, le cortecce, farsi largo con il machete tra il fogliame che può confondere le tracce, riconoscere i segni lasciati da chi l’ha percorsa prima di noi. Magari a distanza di secoli: la foresta, come la teologia, è antica di millenni, è senza tempo o almeno ha una diversa dimensione temporale. Altrimenti si rischia di perdersi, o di girare in tondo e tornare al punto di partenza.

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