XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse
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L’ascesi della xenitéia in Giovanni Climaco

JUSTIN SINAITIS, Monastero di Santa Caterina del Monte Sinai
Justin (Hicks) è monaco al Monastero di Santa Caterina sul Sinai dal 1996. Da diversi anni ne è il bibliotecario, occupandosi in particolare del progetto di digitalizzazione dei manoscritti del monastero. Laureatosi nel 1971 in Storia greca e bizantina presso la University of Texas di Austin, ha abbracciato la vita monastica nel 1974. Grazie al suo blog e alle sue doti di fotografo dà accesso a squarci del deserto sinaita e della sua spiritualità a cristiani dei più diversi angoli del mondo.
Abstract
Giovanni Climaco pone la “xeniteia” come sicuro fondamento per chi desidera iniziare a salire la scala della divina ascesa. Questo termine greco non può essere tradotto che con una parafrasi come “soggiorno in una terra straniera: esilio”, o “isolamento dal mondo: solitudine”. “L’amore di Dio è il fondamento dell’esilio” – scrive Climaco. Noi seguiamo Colui che è stato esiliato dal cielo per discendere sulla terra. La fuga dall’Egitto, la tipologia dell’esodo del popolo di Israele percorre poi l’intero libro della Scala. “L’esilio è la separazione da tutto per far si che la mente sia inseparabile da Dio”- scrive ancora il sinaita, riferendosi alla custodia della mente nella preghiera. Giovanni Climaco, con la sua stessa esperienza di vita, rappresenta un esempio di chi è trasportato in cielo pur continuando a vivere sulla terra.
XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
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Ospiti e stranieri: l’emigrazione russa incontra contesti nuovi

NADIA KIZENKO, New York
Nadia Kizenko è professore associato al Collegio di arti e scienze della University at Albany di New York. Laureatasi in Storia russa presso le università di Harvard e Columbia, la professoressa Kizenko ha svolto ricerche negli archivi di diversi paesi europei e ha pubblica numerosi studi sul tema della religione nella Russia imperiale.
XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
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L’accoglienza del nemico nei padri del deserto

✜ EPIPHANIOS DI SAN MACARIO, Monastero di San Macario, Egitto
Anba Epiphanios dal 2013 è abate-vescovo del monastero di san Macario, nel deserto di Scete. Nato a Tanta (Egitto) nel 1954, si è laureato nel 1978 in chirurgia. È entrato al monastero di san Macario nel 1984 e nel 2002 è stato ordinato presbitero. È stato discepolo di padre Matta el Meskin, igumeno del monastero dal 1969 al 2006. In monastero ha lavorato a lungo alla casa editrice e come redattore della rivista del monastero. È stato economo, oltre ad aver prestato servizio per molti anni come medico della comunità. Dopo l’elezione ad abate ha voluto mantenere l’incarico di bibliotecario e responsabile della sezione dei manoscritti. Attualmente è membro della commissione per la promozione della cultura presso il Santo Sinodo, istituita da S.S. Tawadros II.
È autore, inoltre, di numerose pubblicazioni, tra cui l’edizione e la numerazione dei detti del Bustan al-Ruhban (‘Il giardino dei monaci,’ versione araba degli Apophtegmata patrum); la traduzione e il commento dell’eucologio del monastero Bianco; la traduzione e commento delle liturgie di san Basilio e san Gregorio; numerosi articoli di patristica, liturgia, monastica sulle riviste copte in arabo Saint Mark e Alexandria School.