Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 75 - Avvento 2023
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,1-7).
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Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 75 - Avvento 2023
Nella notte della Trasfigurazione del Signore, tra il 5 e il 6 agosto scorsi, fr. Federico e fr. Paolo, giunti al termine del tempo di probandato, hanno emesso la loro professione monastica definitiva, impegnandosi a vivere radicalmente il Vangelo nel celibato e in una vita comune di obbedienza e condivisione dei beni, fissando nella nostra forma vitae la loro vocazione battesimale.
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Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 75 - Avvento 2023
Le notizie da Ostuni, Civitella e Assisi
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Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 74 - Trasfigurazione 2023
È ancora tempo di ecumenismo? Una domanda per nulla retorica in un momento come quello che stiamo attraversando. I nostri sono infatti giorni di profonde contraddizioni che si manifestano a tanti livelli. La nostra realtà è quella di un’umanità ancora segnata da guerre e tragedie di popoli in fuga i quali, invece di accoglienza, trovano morte. È quella di Chiese e comunità religiose che tentano di fare i conti con contraddizioni a lungo ignorate, che vedono emergere divisioni al loro interno, che cercano affannosamente una direzione che sembra smarrita.
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