8 maggio 2025
Indipendentemente dai numeri e dalle circostanze, sarà esperienza pasquale se saremo disposti per grazia a condividere ciò che siamo e abbiamo.
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7 maggio 2025
Testimonianza (martyría) è la parola che ricorre, martellante, per dieci volte, in questi versetti, e che attraversa da un capo all’altro l’intero Vangelo di Giovanni (cf. 1,7-8.15.19.32.34; 21,24). La testimonianza – come indica la sua radice etimologica: “tenere, sostenere” – è una “prova”, una “manifestazione” nel linguaggio giuridico, e si inscrive dunque nel contesto di una “crisi”, di una causa, di un giudizio, di un tribunale, di una polemica fra Gesù e i suoi avversari che lo accusano di fornire una testimonianza autoreferenziale e quindi non veritiera.
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6 maggio 2025
Gesù riprende a parlare. E di parole ne pronuncia tante, al punto che non ci risulta semplice seguirlo. Potrebbero addirittura sembrarci una serie di frasi non molto legate tra loro. In realtà Gesù ci apre oggi uno scorcio sul mistero del suo intimissimo rapporto con il Padre.
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5 maggio 2025
A cosa leghiamo la nostra fede: ai prodigi o a colui che è capace di compierli? Questa è la domanda che ci lascia il brano del vangelo di oggi. Siamo al capitolo 5 di Giovanni, tra i tanti elementi che raccordano i primi capitoli di questo vangelo c’è quello dell’acqua. Acqua che segna una conversione nel battesimo di Giovanni all’inizio del vangelo, l’acqua che si trasforma nel vino della gioia alle nozze di Cana, l’acqua del pozzo attorno al quale Gesù e la donna Samaritana discutono dell'acqua viva”.
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