26 ottobre

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Alfredo il Grande (+ 899), re dei Sassoni occidentali, erudito
Cedd (+ 664), abate di Lastingham, vescovo dei Sassoni orientali

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Luigi Orione (+ 1940), presbitero (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (16 bābah/eqemt):
Agatone (+ 660 ca), 39° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Frumenzio (IV sec.), evangelizzatore in Etiopia

MARONITI:
Demetrio il Mirovlita e Oreste (+ 306 ca), martiri
Evaristo I (II sec.), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Demetrio il Mirovlita, megalomartire
Terremoto del 740 a Costantinopoli
Antonio di Cqondidi (1815), vescovo (Chiesa georgiana)

27 ottobre

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (17 bābah/eqemt):
Dioscoro II (+ 518 ca), 31° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Filea (+ 306), vescovo di Thmuis (Chiesa copto-cattolica)
Stefano, primo martire (Chiesa etiopica)

LUTERANI
Olaus (+ 1552) e Laurentius (+ 1574) Petri, riformatori in Svezia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Nestore di Tessalonica (+ 306 ca), martire
Demetrio il Nuovo Basarabov (XIII sec.), monaco (Chiesa romena)

VETEROCATTOLICI:
Frumenzio (IV sec.), evangelizzatore e vescovo in Etiopia

28 ottobre

SIMONE E GIUDA
apostoli

Le chiese d'occidente ricordano oggi Simone e Giuda, apostoli del Signore.
Simone, soprannominato «lo Zelota», e Giuda di Giacomo, detto anche Taddeo, appaiono agli ultimi posti nelle liste degli apostoli. Essi assomigliano agli operai chiamati all'ultima ora, che hanno tuttavia portato a termine la loro missione di testimoni dell'Evangelo fino al martirio.Ma, come spesso capita nella storia della salvezza testimoniata dalle Scritture, è proprio agli ultimi e ai più marginali fra gli uomini che Dio sceglie di rivelarsi. Così è a Giuda, secondo l'evangelista Giovanni, che Gesù rivela la possibilità dell'inabitazione di Dio nel cuore di coloro che fanno spazio all'amore. E all'amore sarà chiamato anche Simone, che prima di incontrare Gesù apparteneva a quei gruppi di ebrei disposti a manifestare il loro zelo per Dio e per la Legge anche attraverso la violenza.
Secondo uno scritto apocrifo, Giuda sarebbe stato crocifisso in Persia, dopo aver evangelizzato l'Egitto e la Mauritania. Simone, invece, avrebbe predicato in Samaria, in Siria, in Mesopotamia, in India, e sarebbe morto anch'egli in Persia.


TRACCE DI LETTURA

Simone, l'uomo che è la pietra, Matteo il pubblicano, Simone lo zelota, zelante nel cercare il diritto e la legge contro l'oppressione pagana, Giovanni, che Gesù aveva caro e che si appoggiò al suo petto, e gli altri, dei quali abbiamo solo il nome, e infine Giuda Iscariota, che lo tradì: nessuna ragione al mondo avrebbe potuto collegare questi uomini alla stessa opera al di fuori della chiamata di Gesù. Qui fu superata ogni precedente divisione e fu fondata la nuova, salda comunità in Gesù.
(D. Bonhoeffer, Sequela)


PREGHIERA

Signore nostro,
nella comunità degli apostoli
radunati da Gesù
tu ci hai fatto vedere
il germe della tua santa chiesa:
fa' che viviamo nella loro comunione,
e donaci,
per la preghiera di Simone e Giuda,
di essere un'immagine fedele
della prima comunità apostolica
attorno a Gesù Cristo,
nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE
Ef 2,19-22; Lc 6,12-16


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Simone e Giuda, apostoli

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Simone e Giuda, apostoli (calendario romano e ambrosiano)
I fratelli Vincenzo, Sabina e Cristeta di Avila (IV sec.?), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (18 bābah/ṭeqemt):
Teofilo (+ 412), 23° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Eracla (+ 248 ca), patriarca di Alessandria (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Simone e Giuda, apostoli

MARONITI:
Telesforo (III sec.), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Terenzio e Neonilla (+ 250 ca), martiri
Stefano il Sabaita (+ 794), innografo

SIRO-ORIENTALI:
Simone e Giuda, apostoli (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Simone e Giuda Taddeo, apostoli

29 ottobre

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
James Hannington (+ 1885), vescovo dell'Africa equatoriale orientale, martire in Uganda

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Onorato di Vercelli (IV sec.), vescovo (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (19 bābah/ṭeqemt):
Teofilo di al-Fayyūm e sua moglie (III-IV sec.), martiri (Chiesa copta)
Yemreḥanna Krestos (XII sec.), re (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Jean-Henry Dunant (+ 1910), fondatore della Croce Rossa in Svizzera

MARONITI:
Biagio (+ 316 ca), vescovo e martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Anastasia la Romana (+ 251 ca), osiomartire
Abramo di Edessa (IV sec.), monaco

30 ottobre

GIOVANNI COLOBOS (ca 339-409)
monaco

La Chiesa copta fa oggi memoria di Giovanni, monaco di Scete, detto Colobos, il « piccolo», a motivo della sua bassa statura. Di lui fu detto, in un breve apoftegma che ne sintetizza mirabilmente la figura spirituale: «Ma chi è questo abba Giovanni, che con la sua umiltà fa pendere dal suo dito mignolo tutta Scete?». Giovanni nacque attorno al 339 a Bahnasā, in Egitto, e si recò a Scete quando non aveva ancora diciott'anni. Alla scuola dei padri del deserto egli apprese anzitutto l'obbedienza, unica via salvifica per un cristiano. Fu proprio grazie all'obbedienza e alla sottomissione per amore di Dio e dei fratelli a ogni sorta di umiliazione che Giovanni divenne uno dei più grandi maestri di umiltà dell'antichità cristiana. Egli aveva infatti capito che alla radice dell'umiltà umana vi è l'umiltà di Dio, la forza del suo amore, che è irresistibile proprio perché lascia liberi e rende veramente liberi coloro ai quali si rivolge. All'età di 70 anni, Giovanni fu avvertito in sogno da Antonio, da Macario e dal suo padre spirituale Amoe che stava per morire. Mandato il suo discepolo a fare commissioni, egli si preparò da solo al faccia a faccia definitvo con quel Dio che aveva tanto colmato la sua vita. Di lui ci è pervenuta una lunga serie di Detti che sono un piccolo compendio di vita spirituale per il cristiano di ogni tempo.


TRACCE DI LETTURA

Raccontavano del padre Giovanni Colobos che, ritiratosi a Scete presso un anziano della Tebaide, visse nel deserto. Il suo abba, preso un legno secco, lo piantò e gli disse di innaffiarlo ogni giorno con un secchio d'acqua, finché non desse frutto. L'acqua era tanto lontana che doveva partire alla sera per essere di ritorno al mattino. Dopo tre anni il legno cominciò a vivere e a dare frutti. L'anziano li colse e li portò ai fratelli radunati insieme, dicendo: «Prendete, mangiate il frutto dell'obbedienza». Uno dei padri disse di lui: «Ma chi è questo abba Giovanni, che con la sua umiltà fa pendere dal suo dito mignolo tutta Scete?»
(Giovanni Colobos, Detti dei padri del deserto 1 e 36)


PREGHIERA

Sei divenuto un astro
che riluce sulla terra,o beato santo,
mio signore abba Giovanni.
Per la tua umiltà
e per la tua vita angelica
hai sospeso tutta Scete al tuo dito
come una goccia d'acqua
e hai dominato il tuo corpo
con faticosi esercizi,
finché sei giunto al giorno del giudizio.
Chiedi al Signore per noi,
o mio signore
abba Giovanni Colobos,
che ci rimetta i nostri peccati.


LETTURE BIBLICHE
2Tim 2,1-10; Gv 15,17-16,2


SCIUSCIANIK (+ 475)
martire

La Chiesa georgiana ricorda oggi il martirio della granduchessa Sciuscianik (Susanna), consumatosi il 17 ottobre del 475 dopo una lunga prigionia patita a motivo della sua fede cristiana.
La vicenda storica di Sciuscianik ci è giunta attraverso il mirabile racconto agiografico di Giacomo Chuzesi, confessore della santa, il più antico e forse il massimo scrittore religioso georgiano.
Sciuscianik era figlia dell'aristocratico armeno Vardan Mamikonyan, e fu data in moglie a Varsken, granduca di Karthli, nella Georgia orientale. La loro unione si incrinò quando Varsken si convertì allo zoroastrismo davanti al re persiano, probabilmente per ragioni di opportunità politica. Sciuscianik accusò di apostasia il marito, fu arrestata, imprigionata e sottoposta a pubbliche umiliazioni. Essa non volle alcuna agevolazione in carcere, e di fronte all'irremovibilità del marito, morì di digiuni e di mortificazioni dopo sei anni di sofferenze.
La data odierna è quella in cui Sciuscianik è ricordata nella Chiesa georgiana. La sua memoria è celebrata anche nella Chiesa armena il giovedì seguente la seconda domenica dopo l'Esaltazione della Croce.


TRACCE DI LETTURA

Quando entrai, la vidi coperta di sfregi e col viso gonfio. Le dissi: «Lascia che ti pulisca dal sangue che copre il tuo volto e dalla polvere che irrita i tuoi occhi, e che ti applichi unguenti e medicamenti, così che a Dio piacendo i tuoi dolori possano essere alleviati». Ma Sciuscianik mi disse: «Padre, non dire questo: il sangue che tu vedi è per la purificazione dei miei peccati». Allora alzai la voce e cominciai a piangere. Ma Sciuscianik mi disse: «Non piangere per come mi vedi: questa notte è stata per me l'inizio della gioia».
(G. Chuzesi, Passione di santa Sciuscianik )


LETTURE BIBLICHE
2Tim 2,1-10; Gv 15,17-16,2


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Marcello di León (+ 298), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (20 bābah/ṭeqemt):
Giovanni Colobos, monaco (Chiesa copta)
Eliseo (IX sec. a.C.), profeta (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Godescalco (+ 868), monaco e teologo in Francia
Jakob Sturm (+ 1553), borgomastro a Strasburgo

MARONITI:
Baruch (VII-VI sec. a.C.), profeta
Serapione (II-III sec.), patriarca di Antiochia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Zenobio (+ 285), ieromartire, e Zenobia,sua sorella
Sciuscianik, martire
Giuseppe Giandieri (+ 1770), catholicos (Chiesa georgiana)