John Chryssavgis

Leggi tutto: John ChryssavgisJohn Chryssavgis è nato in Australia nel 1958. Ha studiato teologia all’Università di Atene, musica bizantina al Conservatorio greco di musica e ha ottenuto una borsa di studio presso il Seminario teologico “St. Vladimir” (NY), completando poi la sua formazione con un dottorato in studi patristici all’Università di Oxford. La sua ricerca si è specializzata sul pensiero ascetico e la pratica della chiesa primitiva. È stato cofondatore del Collegio teologico Sant’Andrea a Sidney, dove è stato vice decano e ha insegnato patrologia e storia della Chiesa. Ha insegnato anche alla scuola di studi religiosi dell’Università di Sydney. Nel 1995 si è trasferito a Boston, dove è stato nominato professore di teologia alla Scuola teologica “Holy cross” e dove ha diretto il programma di studi religiosi del collegio greco fino al 2002. Ha insegnato anche come professore di patrologia all’Università di Balamand in Libano. È inoltre consultore teologico del patriarca ecumenico sulle questioni ecologiche.
In anni recenti ha pubblicato numerosi libri e innumerevoli articoli su riviste internazionali ed enciclopedie nell’ambito della religione e dell’ecologia, della giustizia sociale e della pace.


La dimensione ecclesiale del discernimento

SINTESI

I due anziani di Gaza, Barsanufio il Grande e Giovanni il Profeta (vi secolo), erano famosi tra i loro stessi contemporanei e acquisirono una reputazione senza pari nei secoli per la loro straordinaria capacità di guida e per il ministero del discernimento spirituale. Barsanufio e Giovanni non si limitarono a elaborare e enfatizzare il dono preminente del discernimento nelle loro relazioni e nella loro corrispondenza; essi incarnarono letteralmente ed esemplificarono questa facoltà particolarissima nelle loro esperienze e scambi personali. In che modo la concezione e la pratica del  discernimento in questi padri eccezionali può fornire una visione nuova per la comprensione e la traduzione della volontà divina nella vita della chiesa oggi?

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Irenei (Steenberg)

Leggi tutto: Irenei (Steenberg)Discernere l’unità della chiesa. Sant’Ireneo e la tradizione cristiana antica

Irenej (al secolo Matthew Creig) Steenberg è nato nel 1978 nella base navale americana di Okinawa (Giappone). Laureatosi in studi classici e teologici, ha compiuto un master e un dottorato in patristica e storia della chiesa all’Università di Oxford. Fino al 2007 ha insegnato presso la stessa università, per poi divenire professore di teologia alla Leeds Trinity University. Nel 2010 si è trasferito a San Francisco, dove è stato tonsurato monaco con il nome di Irenej ed è stato ordinato presbitero dall’arcivescovo Kyrill, della Chiesa ortodossa russa fuori frontiera. Nel frattempo è divenuto professore alla Santa Clara University e nel 2011 ha fondato l’Istituto di studi ortodossi “Sts Cyrill & Athanasius”. Nel 2016 è stato eletto vescovo di Sacramento dal Sinodo della Chiesa ortodossa russa fuori frontiera.
Oltre che con la pubblicazione di numerosi studi, Irenej Steenberg ha cercato di far conoscere i padri della chiesa al mondo contemporaneo creando il sito monachos.net e la trasmissione radio settimanale “A word from the holy fathers” (Una parola dai santi padri).

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Maxim Vasilijević

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Maxim (al secolo Milan) Vasilijević è nato a Foča nel 1968. Laureatosi in teologia a Belgrado, ha proseguito gli studi con un master e un dottorato in dogmatica e patristica ad Atene. Si è poi trasferito a Parigi per un post-dottorato in storia e agiografia bizantina alla Sorbona e per un corso di pittura all’Accademia di belle arti. Hai poi insegnato all’University of East Sarajevo e all’Università di Belgrado. Nel 2006 è stato eletto vescovo della Chiesa ortodossa serba per l’America occidentale. All’impegno pastorale continua comunque ad affiancare l’attività accademica: insegna patristica alla Scuola teologica “St. Sava” di Libertyville (Illinois), è editore di “Theology”, il giornale della Facoltà teologica di Belgrado, e dirige la Scuola iconografica della sua diocesi.


Il discernimento in un tempo di crisi: Massimo il Confessore

SINTESI

In un’epoca caratterizzata dalla mancanza di discernimento, l’insegnamento di Massimo sul buon giudizio appare come cruciale. Questo monaco errante appartiene a un periodo segnato da dibattitit teologici e culturali intensi, in cui il dono del discernimento era vitale per trovare una direzione spirituale e una chiara formulazione teologica. Egli accolse l’insegnamento sul discernimento della tradizione ascetica precedente, ma lo mise in relazione con un più ampio quadro di idee quali “volontà”, “principio”, “amore”, “sapienza”, “conoscenza”, “economia”… L’uomo può dicernere i principi interni della creazione, ma questo discernimento scaturisce da umiltà e verità e conduce all’amore perfetto e all’Eucaristia. Tra “i diversi ministri che rendono completo il bel assetto della Chiesa” egli apprezza quelli “che discernono assennatamente i tempi appropriati delle cose”.

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Discernimento in tempi di crisi

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Osservatore Romano
6 settembre 2018

di MAXIM VASILIJEVIĆ

Il discernimento concerne “la fine”. Per un discernimento basato sulla verità escatologica, cioè concepire l’essere come emergente non dal passato ma dal futuro, sarebbe necessario attribuire il télos dell’essere alla volontà di una persona, cioè alla libertà.

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