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25 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Luigi (+ 1270), re di Francia
Giuseppe Calasanzio (+ 1648), presbitero (calendario romano e ambrosiano)
Genesio di Arles (IV sec.?), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (19 misrā/naḥasē):
Ritorno a Scete del corpo di Macario il Grande (Chiesa copta)

LUTERANI:
Gregorio di Utrecht (+ 775), evangelizzatore in Frisia

MARONITI:
Tito di Gortina (I sec.), martire
Luigi, re di Francia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Traslazione delle reliquie di Bartolomeo, apostolo
Tito, vescovo di Gortina, apostolo
Sei martiri di Garegi (+ 1851) (Chiesa georgiana)

26 agosto

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Leggi tutto: 26 agostoTichon di Zadonsk (1724-1783)
pastore e monaco

Nel 1783 muore Tichon di Zadonsk, monaco e vescovo della locale diocesi russa.
Nato a Korotsk nel 1724, Timoteo Savelič Sokolov entrò sedicenne nel seminario di Novgorod. Nel 1758 ricevette la tonsura monastica e fu ordinato presbitero. Eletto vescovo di Voronež nel 1763, Tichon si ritirò dopo soli cinque anni nel monastero di Zadonsk a motivo dei suoi gravi problemi di salute. Conoscitore della teologia latina e del pietismo tedesco, egli contribuì a diffondere una spiritualità improntata alla contemplazione del mistero dell'amore di Dio rivelatosi nel Cristo sofferente. L'attenzione rivolta al mistero della croce lo aiutò così ad affrontare i suoi grandi limiti nei rapporti con la gente - era molto lunatico e collerico - fino a fargli imparare l'accoglienza e la mitezza soprattutto nei riguardi dei piccoli del suo tempo, che non mancò mai di difendere quando se ne presentava la necessità. Per questo divenne uno starec molto caro alla povera gente, e uno dei santi più amati della Russia moderna. Dostoevskij si ispirò anche a lui nel tratteggiare la celebre figura dello starec Zosima nel suo capolavoro I fratelli Karamazov. Tichon trascorse gli ultimi quattro anni della propria esistenza come recluso, preparandosi nella solitudine e nella preghiera all'incontro faccia a faccia con Dio.


TRACCE DI LETTURA

O amore puro, sincero e perfetto!
O luce sostanziale!
Dammi la luce affinché in essa
io riconosca la tua luce.
Dammi la tua luce affinché veda il tuo amore.
Dammi la tua luce affinché veda le tue viscere di padre.

Dammi un cuore per amarti,
dammi occhi per vederti,
dammi orecchi per udire la tua voce,
dammi labbra per parlare di te,
il gusto per assaporarti.
Dammi l'olfatto per sentire il tuo profumo,
dammi mani per toccarti
e piedi per seguirti.

Sulla terra e nel cielo
non desidero che te, mio Dio!
Tu sei il mio solo desiderio,
la mia consolazione,
la fine di ogni angoscia e sofferenza.
(Tichon di Zadonsk, Dammi luce)


PREGHIERA

Successore degli apostoli,
vanto dei santi vescovi,
dottore della chiesa ortodossa,
prega il Signore di tutti
perché doni a tutti la pace
e abbia grande misericordia delle nostre anime.


LETTURE BIBLICHE

Eb 7,26-8,2; Mt 5,14-19


Martiri ebrei del regime stalinista (+ 1952)

Nel 1952, vengono assassinati di nascosto, per ordine di Stalin, ventisei intellettuali ebrei.
Il dittatore sovietico aveva da tempo disposto l'arresto di tutti gli artisti ebrei e la chiusura di ogni istituzione yiddish. Fra gli arrestati si trovano alcuni capi e organizzatori del Comitato ebreo antifascista, che ricoprono un ruolo chiave nella vita culturale ebraica. La loro eliminazione, dopo che sono stati accusati di «nazionalismo giudaico», è disposta per colpire al cuore l'ebraismo russo.


TRACCE DI LETTURA

Perché? Non domandate, non domandate perché! Tutti lo sanno, dal più buono al più malvagio dei gojim: il più malvagio ha dato una mano ai carnefici, il più buono è stato a guardare con gli occhi socchiusi facendo finta di dormire.
No, nessuno chiederà giustizia, nessuno indagherà, nessuno domanderà perché.
Il nostro sangue costa poco, lo si può versare. Ci possono uccidere, ci possono assassinare impunemente.
(Y. Katzenelson, Il canto del popolo ebraico massacrato).


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Alessandro di Bergamo (III-IV sec.), martire (calendario ambrosiano)
Geronzio (I sec.), vescovo di Italica (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (20 misrā/naḥasē):
I 7 dormienti di Efeso (III sec.) (Chiesa copta)
Salāmā il Traduttore (+ 1388), metropolita (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Wulfila (+ ca 383), evangelizzatore dei goti
Werner Sylten (+ 1942), testimone fino al sangue a Berlino

MARONITI:
Zeffirino I (III sec.), papa
Adriano e Natalia di Nicomedia (IV sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Adriano, Natalia e compagni di Nicomedia, martiri
Tichon di Zadonsk, vescovo e taumaturgo (Chiesa russa)

SIRO-ORIENTALI:
Širin (Meskenta) e i suoi due figli (+ 445), martiri (Chiesa assira)

27 agosto

Cesario di Arles (ca 470-543)
monaco e pastore

Nel 543 muore Cesario, monaco e vescovo della diocesi di Arles.
Nato attorno al 470 nei pressi di Chalon-sur-Saône, Cesario partì ventenne alla volta dell'isola di Lérins, dove fu iniziato alla vita monastica. A motivo degli eccessi della sua ascesi, egli fu costretto a ritirarsi ad Arles, presso il vescovo Eone, che gli affidò la direzione di un monastero. Alla morte di Eone, nel 503 Cesario fu eletto al suo posto a reggere la diocesi in tempi di grande difficoltà dovuti al succedersi di varie dominazioni e al perdurare delle controversie pelagiane. Appassionato predicatore dell'Evangelo, Cesario si adoperò con insistenza per trasmettere al clero e ai fedeli l'amore per la Parola di Dio; uomo di grande discernimento, egli presiedette alcuni sinodi importanti delle chiese di Gallia, e diede impulso alla vita monastica, rimastagli nel cuore, attraverso la composizione di regole, sia per i monaci che per le monache, nelle quali tentò nuove sintesi tra l'esperienza dei padri del deserto e il monachesimo cenobitico del suo tempo. La sua opera letteraria, piuttosto vasta anche se non sempre originale, ebbe grande diffusione in tutto l'occidente medievale.


TRACCE DI LETTURA

Sorelle, quando lavorate in gruppo, una di voi legga alle altre fino alle dieci del mattino; nel tempo che rimane, la meditazione della Parola di Dio e la preghiera interiore non dovranno interrompersi. Abbiate un cuore solo e un'anima sola nel Signore; tutto abbiate in comune, come si legge negli Atti degli Apostoli.
Quando poi pregate Dio con salmi e inni, quello che viene pronunciato con la voce si rifletta nel cuore. Qualunque cosa stiate facendo, quando non vi dedicate alla lettura, rimeditate sempre qualche punto delle divine Scritture.
(Cesario di Arles, Statuti delle sante vergini 20 e 22)


PREGHIERA

Signore,
tu hai dato a san Cesario di Arles
la capacità di insegnare al popolo la tua Parola;
apri dunque i nostri cuori
al messaggio che egli ci ha trasmesso
con fedeltà e convinzione.
Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

At 20,17-18.28-32.36; Mc 4,1-9


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Monica (+ 387), madre di Agostino d'Ippona

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Monica (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (21 misrā/naḥasē):
Irene figlia di Licinio (IV sec.) (Chiesa copta)

LUTERANI:
Monica, madre di Agostino in Nordafrica
Cesario di Arles, vescovo e benefattore nella Francia meridionale

MARONITI:
Poemen (+ ca 450), abba
Liberio I (+ 366), papa

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Poemen, anacoreta
Traslazione delle reliquie di Teodosio delle Grotte di Kiev (1091) (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Monica, confessora

28 agosto

Leggi tutto: 28 agosto

Agostino d'Ippona (354-430)
padre della chiesa e pastore

Nel 430, mentre la città di Ippona è assediata dai Vandali, muore Agostino, pastore della diocesi locale e padre della chiesa tra i più amati in occidente. Nato a Tagaste, in Africa, nel 354, uomo di temperamento passionale, Agostino cercò a lungo una risposta capace di saziare il suo desiderio di conoscere e di amare. Ancora giovane, a Cartagine, passò dalla ricerca di un edonismo estetizzante al progressivo interrogarsi sulla natura del male, che a suo giudizio abita le profondità del cuore umano. Dopo aver aderito per nove anni al manicheismo, egli sprofondò nello sconforto e partì per l'Italia, dove avvenne il suo incontro decisivo con la predicazione di Ambrogio a Milano. Guidato dall'amore per il bello, alimentato dall'incontro con la filosofia di Plotino, e spronato dalla presenza al suo fianco della madre Monica e dell'amico Alipio, Agostino si lasciò sedurre dalla bellezza della vita cristiana. Battezzato a Milano nella Pasqua del 387, egli fece poi ritorno a Tagaste, dove attuò senza più alcun indugio una profonda conversione. Venduto ogni bene e dato il ricavato ai poveri, egli si ritirò per vivere più radicalmente il vangelo ai margini della città, dove organizzò un cenobio con gli amici rimastigli fedeli. Ordinato presbitero e successivamente vescovo di Ippona, Agostino non smise di coltivare il suo progetto di vita monastica. Radunati attorno a sé presbiteri e diaconi, diede loro una regola per la vita fraterna - forse quella che già aveva scritto per la sua prima comunità di Tagaste - e si dedicò instancabilmente allo studio delle Scritture e alla predicazione, lottando contro ogni comprensione riduttiva del messaggio cristiano.
Agostino fu uno dei più grandi ingegni del cristianesimo, vero cantore della vita interiore; egli visse il resto dei suoi giorni con il cuore e la mente tesi al solo desiderio di conoscere sempre più il mistero di Dio e dell'uomo.


TRACCE DI LETTURA

Molte cose possono avvenire che hanno un'apparenza buona ma non procedono dalla radice della carità: anche le spine hanno i fiori. Alcune cose sembrano aspre e dure, ma si fanno per instaurare una disciplina, sotto il comando della carità. Una volta per tutte, dunque, ti viene imposto un breve comando: ama e fa' ciò che vuoi; se taci, taci per amore; se parli, parla per amore; se correggi, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore; stabilisci nel tuo intimo la radice dell'amore, perché da essa non può procedere altro che il bene.
(Agostino, Commento all'Epistola di Giovanni 7,8)

Il Signore vi conceda di vivere con amore la vostra vocazione, da veri innamorati della bellezza spirituale, rapiti dal profumo di Cristo che esala da una vita di conversione al bene, stabiliti non come servi sotto una legge, ma come uomini liberi sotto la grazia.
(Agostino, Regola 8,1)


PREGHIERA

Signore nostro,
tu hai chiamato Agostino dalle tenebre del peccato
e ne hai fatto un pastore ripieno di Spirito santo:
concedi anche a noi di cercarti ardentemente
per riposare in te
e di cantare il tuo amore e la tua bellezza
nel cammino verso il regno,
benedetto nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

1Gv 4,7-16; Gv 15,9-17


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Agostino, vescovo d'Ippona, maestro della fede

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Agostino, vescovo e dottore della chiesa

COPTI ED ETIOPICI (22 misrā/naḥasē):
Michea (VIII sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)
Abba Ḥadīd (+ 1387), neomartire (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Agostino, dottore della chiesa in Nordafrica

MARONITI:
Mosè l'Etiope (+ 407), confessore
Agostino, confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Mosè l'Etiope, anacoreta
Agostino, vescovo d'Ippona e dottore universale (Chiesa melkita)

SIRO-ORIENTALI:
Agostino, vescovo (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Agostino, vescovo e dottore della chiesa

29 agosto

Leggi tutto: 29 agosto

Martirio di Giovanni il Battista
profeta

L'attività del Precursore giunse al suo compimento con l'effusione del sangue, prezzo pagato per la fedeltà alla propria missione, sino alla fine. Il re Erode Antipa e sua moglie Erodiade non permisero al Battista di continuare a denunciare la loro trasgressione della Legge. Arrestato e sottoposto a una dura prigionia a Macheronte, sulla sponda orientale del mar Morto, Giovanni venne ucciso nel modo più insensato, da una guardia mandata a decapitarlo per un capriccio di Salomè, figlia di Erodiade. Come era stato in vita, così anche nella morte Giovanni appare l'ultimo e il più grande dei profeti. Egli riepiloga la drammatica storia dei profeti inviati incessantemente da JHWH al suo popolo e dal popolo costantemente respinti. Dopo la trasfigurazione, Gesù aveva detto: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico, Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro» (Mt 17,11-12).
Il rifiuto e la morte del Battista, reso oggetto in mano al delirio dei potenti, prefigurano il rifiuto e la morte di Gesù, e per questo la chiesa fin dai primi secoli ha ricordato in questo giorno il suo martirio.


TRACCE DI LETTURA

Sono rari coloro che sanno penetrare l'animo del Precursore. Si è più facilmente attratti dall'animo del discepolo amato, colui che ha riposato sul cuore di Gesù e alla cui gioia si vorrebbe prender parte; chi di noi non l'ha desiderato? Troppo spesso il Battista resta solo. Non se ne comprendono la forza, la dolcezza e le tenerezze; sono troppo nascoste e sofferte. Gli si passa a fianco senza conoscerlo, perché egli stesso si ritrae. Ma penetrare nel mistero del suo cuore e farlo amare... Giovanni Battista non ha riposato sul cuore del Maestro, ma lo ha compreso e intuito nella sua solitudine; lo ha indicato agli altri. Non ha voluto goderne per se stesso, si è fatto da parte nella sua delicatezza. La sua personalità era troppo forte; avrebbe turbato le dolci intimità di Gesù e del discepolo amato. E' scomparso, contento del suo segreto, di aver intuito il cuore del Maestro, sul quale un altro, meno spezzato dalla vita, avrebbe potuto riposare.
(Un certosino)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
tu hai voluto che Giovanni il Battista
fosse il precursore di tuo Figlio,
non solo nella predicazione del regno che viene,
ma anche nella morte a causa della giustizia e della verità:
concedi a noi la sua forza e la sua perseveranza
nella testimonianza della fede,
fino al dono totale della vita.
Per Cristo nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE

Ger 1,17-19; At 19,1-8; Mc 6,17-29


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Decollazione di Giovanni il Battista

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Martirio di Giovanni Battista (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (23 misrā/naḥasē):
I 30.000 monofisiti di Alessandria (+455/456), martiri (Chiesa copto-ortodossa)
Agostino (+ 430), vescovo d'Ippona (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Decollazione di Giovanni il Battista
Martin Boos (+ 1825), predicatore del "Risveglio" in Renania

MARONITI:
Decollazione di Giovanni il Battista

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Decollazione del santo e glorioso Profeta e Precursore Giovanni il Battista
Eustazio II (XIII-XIV sec.), arcivescovo dei serbi
Raffaele del Banato (XVI-XVII sec.), monaco (Chiesa serba)
Cristoforo Gurieli (XV sec.), martire (Chiesa georgiana)

SIRO-OCCIDENTALI:
Decollazione di Giovanni il Battista

VETEROCATTOLICI:
Decollazione di Giovanni il Battista