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18 agosto

Filosseno di Mabbūg (+ 523)
pastore

Nel 523 a Filippopoli, in Tracia, termina la sua parabola terrena Filosseno, metropolita di Mabbūg in Siria. Aksenaya, questo il suo originario nome siriaco, era nato attorno alla metà del V secolo a Tahal, in Persia. Frequentata la scuola di Edessa in un periodo di grandi controversie cristologiche e di forti instabilità politiche, il giovane studioso rivelò presto tutte le sue qualità di uomo di azione e di pastore attraverso un'eloquenza e una fecondità letteraria fuori del comune.
Mosso dall'incessante desiderio di conservare intatto il cuore del cristianesimo, che per lui consiste nel fatto che Dio è diventato uomo perché l'uomo diventi Dio, Filosseno scrisse per tutta la vita opere esegetiche, dogmatiche e spirituali a sostegno della sua visione e per convincere i fedeli della diocesi di Edessa, di cui fu fatto vescovo nel 485, e quanti guardavano a lui come a un maestro, a condurre una vita di assimilazione al Cristo sofferente e umiliato attraverso l'acquisizione dell'amore; solo così, egli riteneva, il credente avrebbe potuto prendere parte allo «scambio» fra Dio e l'uomo, offerto dal Cristo salvatore. Perseguitato a più riprese dagli imperatori e dai patriarchi antimonofisiti, Filosseno finì la vita in esilio. È considerato uno dei più grandi dottori della chiesa giacobita.


TRACCE DI LETTURA

Ognuno si raffigura Dio a seconda di come vede se stesso. Se è al grado dei peccatori, vede Dio come giudice. Se è salito al secondo grado, quello dei penitenti, Dio si mostra a lui con il perdono. Se è al grado dei misericordiosi, scopre l'abbondanza della misericordia di Dio. Se ha rivestito dolcezza e mansuetudine, gli apparirà la benevolenza di Dio. Se ha acquisito un'intelligenza sapiente, contemplerà l'incomprensibile ricchezza della sapienza divina. Se ha rinunciato alla collera e al furore, se la pace e la calma regnano in lui in ogni momento, è elevato all'inconfondibile purezza di Dio. Se la fede risplende incessantemente nella sua anima, egli guarda in ogni istante l'incomprensibilità delle opere di Dio, e ha la certezza che anche quelle ritenute spiegabili sono al di sopra di qualsiasi spiegazione. Se sale poi al livello dell'amore, giunto in cima a ogni grado vede che Dio non è altro che amore.
Tu lo vedrai come egli è, quando sarai divenuto come lui.
(Filosseno di Mabbūg, Omelie 6)


 LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (12 misrā/naḥasē):
Michele, arcangelo
Ascesa al trono imperiale di Costantino (Chiesa copta)
Mar Maṭrā, martire (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Erdmann Neumeister (+ 1756), poeta ad Amburgo

MARONITI:
Memoria della Lettera di Abgar

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Floro, Lauro e compagni (II sec.), martiri nell'Illirico

SIRO-OCCIDENTALI:
Martirio di Filosseno, vescovo di Mabbūg

19 agosto

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Guerrico d'Igny (1070/1080-1157)
monaco

Nel 1157 muore nella propria abbazia Guerrico, abate di Igny.
Nato tra il 1070 e il 1080 a Tournai, in Belgio, Guerrico fu canonico e maestro di teologia in quella stessa città. Amante della solitudine e della preghiera, quando aveva ormai più di quarant'anni egli andò a trovare Bernardo e decise di diventare monaco a Clairvaux. Nel 1138 fu nominato abate di Igny, incarico che assolse con amore paterno e con grande dolcezza fino alla fine dei suoi giorni.
Nelle sue predicazioni, che altro non sono se non una continua ruminazione e un approfondimento dei testi biblici e liturgici meditati nella preghiera comunitaria, Guerrico invita quanti lo ascoltano a lasciare che il Verbo si formi nelle loro anime come nel seno della madre del Signore, attraverso l'assiduità con le Scritture e un'ascesi orientata alla carità.
La sua vita fu più che mai attesa del ritorno del Signore, testimonianza che ricorda ai monaci e alla chiesa tutta il primato della ricerca del regno di Dio e della sua giustizia.


TRACCE DI LETTURA

Presta, come dice la Scrittura, un attento ascolto: infatti la fede viene dall'ascolto e l'ascolto è quello della parola di Dio. Contempla l'ineffabile generosità di Dio e insieme la potenza di questo mistero che non si lascia penetrare: colui che ti ha creato, è creato in te e, come se fosse poca cosa che tu lo abbia per Padre, vuole anche che tu gli divenga madre. «Chiunque - dice - fa la volontà del Padre mio, questi è per me fratello, sorella e madre». O anima fedele, allarga il tuo seno, dilata gli affetti, non angustiarti nel tuo cuore, concepisci colui che la creatura non può contenere! Apri alla Parola di Dio il tuo orecchio per ascoltare. Questo è il mezzo per cui lo Spirito fa concepire fin nel profondo del cuore.
(Guerrico d'Igny, Sermone II sull'Annunciazione 4)


PREGHIERA

O Dio, che hai fatto risplendere il beato Guerrico
per dottrina, umiltà e sopportazione delle prove,
concedi che anche noi,
seguendone in questa vita gli insegnamenti e l'esempio,
possiamo condividere con lui
la gloria eterna nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

1Cor 2,1-10; Mt 23,8-12


Leggi tutto: 19 agostoBernardo Tolomei (1272-1348)
monaco

La chiesa cattolica ricorda oggi anche Bernardo Tolomei, monaco fondatore della Congregazione benedettina di Monte Oliveto. Nato a Siena nel 1272, Giovanni Tolomei divenne maestro di diritto in quella che era una delle più importanti città italiane del tempo.
Prossimo ai quarant'anni, con la vista fortemente indebolita, egli si ritirò assieme a due compagni della nobiltà senese nella solitudine di Accona, dove sorgerà il monastero di Monte Oliveto Maggiore, per vivere una vita di tipo semieremitico, fatta di lavoro, di condivisione e di preghiera, sul modello delle prime comunità cristiane. Giovanni cambiò in quel tempo il proprio nome in Bernardo, in onore dell'abate di Clairvaux preso a modello dalla nuova esperienza monastica fondata nella campagna senese. La crescita della comunità e la nascita di nuove fondazioni in varie parti d'Italia costrinsero poi Bernardo e i suoi compagni a regolarizzare la loro posizione canonica, con l'assunzione della Regola di Benedetto nel 1319 e l'approvazione pontificia nel 1344.
La comunità, riconoscendo in Bernardo un uomo di Dio e un padre pieno di misericordia e discernimento, gli rinnovò la carica di abate, che nei primi anni egli aveva rifiutato, fino alla morte avvenuta nel 1348, quando il Tolomei si recò a Siena con diversi suoi fratelli per soccorrere i concittadini vittime di una grave epidemia di peste.


TRACCE DI LETTURA

Dell'umile confessione dei peccati ho la stessa ammirazione che delle tante opere virtuose.
E' evidente che dall'umiltà deriva ogni bene, come dal suo contrario ogni male. Di questa santa virtù sono figli l'amore per la povertà, la pazienza, la pronta obbedienza del cuore, la mortificazione nel parlare e nell'agire, la rinuncia ai litigi, l'abbandono totale della difesa e discolpa di sé. Sua madre è la carità. Chi la trova e la conserva è la preghiera, sia dolce che violenta. Ce ne faccia dono, a te e a noi, Cristo sposo della chiesa, benedetto e degno di lode nei secoli.
(Bernardo Tolomei, Lettere 1)


PREGHIERA

O Dio, che hai chiamato il beato Bernardo Tolomei
dalle seduzioni di una vita mondana
all'amore della solitudine
e ne hai fatto un sacrificio offerto per amore
in occasione del lutto recato dalla peste:
ti supplichiamo di rendere partecipi
della stessa carità e della stessa gloria
coloro che seguono le sue orme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Gen 12,1-4; Fili 2,12-18; Lc 12,32-34


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni Eudes (+ 1680), presbitero (calendario romano e ambrosiano)
Bernardo Tolomei, abate (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (13 misrā/naḥasē):
Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor

LUTERANI:
Blaise Pascal (+ 1662), pensatore cristiano in Francia

MARONITI:
Andrea lo Stratilata e i suoi compagni, martiri (+ ca 305)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Andrea lo Stratilata, megalomartire, e i suoi 2593 compagni

20 agosto

Leggi tutto: 20 agosto

Bernardo di Clairvaux (1090-1153)
monaco

Nel 1153 muore nell'abbazia di Clairvaux da lui fondata Bernardo, monaco cistercense.
Nato nel 1090 a Fontaines, presso Digione, a 21 anni Bernardo si sentì attratto dalla vita monastica. Entrò così, portando con sé una trentina di parenti e amici, nel Nuovo Monastero (così fu chiamato) fondato a Cîteaux pochi anni prima da alcuni monaci che avevano lasciato il monastero di Molesme per iniziare una vita più fedele alla Regola di Benedetto. L'impulso dato da Bernardo alla riforma cistercense fu enorme. Divenuto già nel 1115 abate della nuova fondazione di Clairvaux, a partire da essa egli diede origine a più di sessanta monasteri in tutta l'Europa. Uomo dotato di un carattere forte, ricco di dolcezza e di capacità di amare e farsi amare, Bernardo seppe interpretare l'itinerario della ricerca di Dio, imprescindibile secondo la Regola di Benedetto, come un progressivo passaggio dalla memoria Dei alla presentia Dei nel cuore del monaco; tale passaggio avviene, secondo Bernardo, grazie all'accoglienza della Parola di Dio nella fede e all'esercizio faticoso ma gioioso della carità fraterna. Al centro della sua rilettura della Regola sta infatti l'interpretazione del monastero come «scuola di carità». Fu assiduo ascoltatore delle Scritture, e tutta la sua teologia non fu che un loro commento, nel solco della tradizione dei padri e a partire dalla propria esperienza dell'incontro fra l'umano e il divino. Di tale incontro, che egli chiama «le visite del Verbo», il grande padre cistercense ci ha lasciato una splendida testimonianza letteraria nei suoi Sermoni sul Cantico dei cantici, rimasti incompiuti.


TRACCE DI LETTURA

La carità procede da tre cose: da un cuore puro, da una coscienza buona e da una fede sincera. Dobbiamo la purezza al nostro prossimo, la buona coscienza a noi stessi, la fede a Dio.
La purezza consiste in questo, che qualsiasi cosa la si faccia a utilità del prossimo e per l'onore di Dio. Ma è anzitutto davanti al prossimo che è necessario manifestarla, perché davanti a Dio noi siamo senza veli. Invece al prossimo non possiamo essere conosciuti se non a misura di quanto gli apriamo il nostro cuore.
Due cose fanno in noi una buona coscienza, e cioè la penitenza e la continenza. Con la prima scontiamo i peccati commessi, e con la continenza cerchiamo di evitare in futuro di peccare.
Infine, rimane la fede sincera, che si deve presentare a Dio con vigilanza, onde non capiti di offenderlo con il nostro modo di comportarci verso il prossimo. Si dice sincera, senza finzioni, a differenza della fede morta, quella che è senza le opere, crede per un certo tempo, e nel tempo della tentazione viene meno.
(Bernardo, Sermoni diversi 45,5)


PREGHIERA

Padre buono,
tuo Figlio Gesù
si è manifestato a Bernardo non nella visione,
ma nella forza della sua presenza segreta,
ed egli ha saputo riconoscerlo:
accordaci la stessa grazia dello stupore,
e a misura della nostra fede
noi potremo discernere l'ora
in cui ci visita il Verbo,
Gesù Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

1Gv 3,11-17; Gv 15,9-15


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Bernardo, abate di Clairvaux, maestro della fede
William (+ 1912) e Catherine Booth (+ 1890), fondatori dell'Esercito della salvezza

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bernardo, abate e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (14 misrā/naḥasē):
Miracolo del patriarca Teofilo ad Alessandria (IV-V sec.) (Chiesa copto-ortodossa)

LUTERANI:
Bernardo di Clairvaux, predicatore in Francia

MARONITI:
Bernardo, confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Samuele (XI sec. a.C.), profeta
Ritrovamento delle reliquie di Metrofane di Voronež (1832) (Chiesa russa)

21 agosto

I 160 martiri ebrei di Chinon (+ 1321)

Nel 1321 centosessanta ebrei, vale a dire l'intera comunità ebraica risiedente nella cittadina di Chinon, situata nelle vicinanze di Tours, nel centro della Francia, sono accusati di aver avvelenato i pozzi per provocare un'epidemia tra la popolazione.
Senza alcun processo, essi vengono arsi vivi su di un rogo fatto erigere appena fuori della città su un'isola del fiume Vienne. Il luogo è ancor oggi ricordato con il nome di «isola degli ebrei».


TRACCE DI LETTURA

O gente infelice, grande è il male che la coglie
ma non è per sua colpa, se la rabbia si abbatte,
poiché fra quanti ardono nel rogo molti sono gente di valore
che non ha potuto riscattare la propria vita.
(Lamento ebraico in francese antico)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Pio X (+ 1914), papa (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (15 misrā/naḥasē):
Marina (V sec.?), monaca (Chiesa copta)

LUTERANI:
Geert Grote (+ 1384), predicatore nei Paesi Bassi

MARONITI:
Bassa e i suoi figli dell'Ellesponto (IV sec.), martiri
Samuele (XI sec. a.C.), profeta

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Taddeo (Addai) di Edessa, apostolo
Bassa, Teognio, Agapio e Pisto dell'Ellesponto, martiri
Traslazioni delle reliquie di Zosimo e Sabbazio delle Solovki (1566 e 1992) (Chiesa russa)
Donato e Silvano, diaconi, Romolo, presbitero, e compagni (III-IV sec.), martiri (Chiesa romena)
Eutimio Mcedelascivili (+ 1804), monaco (Chiesa georgiana)

22 agosto

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Beata Maria vergine regina (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (16 misrā/naḥasē):
Assunzione del corpo della Vergine in cielo

LUTERANI:
Sinforiano (+ 178), martire in Borgogna

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Agatonico di Nicomedia e compagni (IV sec.), martiri
Sinassi dei santi delle Solovki (Chiesa russa)