Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_27_guigo.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_27_guigo.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

23 luglio

Antonio delle Grotte di Kiev (983-1073)  e Teodosio (+1074) suo discepolo,
monaci

I cristiani di tradizione bizantino-slava ricordano oggi Antonio delle Grotte di Kiev.
Nato a Lubeč nel 983, nella regione di Černigov a nord di Kiev, Antonio fu attratto dal monachesimo e si recò secondo la tradizione al monte Athos. Qui, presso il monastero di Esphigmenou, fu iniziato alla vita monastica e ricevette la benedizione dell'igumeno per andare a proseguire il proprio cammino di monaco nella terra d'origine.
Verso la metà dell'XI secolo Antonio tornò dunque a Kiev e si stabilì in una grotta, sulle colline vicino alla città. Seguendo l'esempio dei padri del deserto, egli intraprese una vita rude, imperniata sulla preghiera e la penitenza, attirando a sé molti discepoli. Costoro scavarono altre celle e una grande cripta, principio di quello che sarà il celebre monastero delle Grotte.
Ma Antonio, sedotto dalla vita eremitica, lasciò la nascente comunità alle cure del proprio discepolo Teodosio per ritirarsi in «una grotta lontana», dove visse nel totale silenzio e nella preghiera fino alla morte, avvenuta nel 1073. La vita monastica esisteva già prima di Antonio in Russia, ma per lo più come importazione straniera sostenuta dai potenti. Solo con la fondazione del monastero delle Grotte essa divenne popolare, e per questo Antonio è ricordato come padre del monachesimo russo.
Teodosio è ricordato come padre spirituale dolce e misericordioso; egli organizzò la vita del monastero secondo la regola di Teodoro Studita, ed è considerato per questo il fondatore della vita cenobitica in Russia.


TRACCE DI LETTURA

Il venerabile Antonio, abituato a vivere solo e non essendo in grado di sopportare alcun genere di confusione o di rumore, confinò se stesso in una cella delle Grotte, dopo aver nominato al proprio posto Varlaam, perché avesse cura dei fratelli.
Dopo che Varlaam fu traferito su ordine del principe per divenire superiore del monastero di San Demetrio, i fratelli delle Grotte si riunirono e informarono il venerabile Antonio che avevano scelto di comune accordo il nostro beato padre Teodosio come superiore, poiché aveva mostrato di saper vivere secondo la tradizione monastica ed era un profondo conoscitore dei comandi del Signore. Teodosio, pur avendo ricevuto il ruolo di superiore, non mutò la propria umiltà, ricordando che il Signore dice: «Chiunque vorrà essere grande tra voi, sia il più piccolo e il servo di tutti». Dunque egli umiliò se stesso, facendosi il più piccolo e il servo di tutti. Per questo il monastero fiorì e crebbe grazie alle preghiere di quel giusto, poiché sta scritto: «Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano».
(dalla Vita di Teodosio)


PREGHIERA

Mettesti te stesso in Dio,
che sopra ogni cosa amasti sin dalla giovinezza,
o beato, e lo seguisti con l'amore di tutta l'anima.
Come sole abbagliante
rifulse la tua luce in tutti i confini della terra.
E ora che sei in piedi con gli angeli
accanto al trono del Signore,
ricordati di noi
che celebriamo il tuo ricordo e ti acclamiamo:
rallegrati, Antonio, nostro padre!


LETTURE BIBLICHE

Gal 5,22-6,2; Mt 4,25-5,12


Brigida di Svezia

(1303-1373)
religiosa

Nel 1373 muore a Roma Brigida di Svezia.
Appartenente all'alta aristocrazia svedese, sposa e madre di otto figli, Brigida era una donna colta, dal temperamento forte, profondamente religiosa e ricca di carità. Essa amava le Scritture, che considerava il suo tesoro più prezioso e la medicina più idonea per la cura delle anime; si soffermava spesso sul mistero della passione del Signore e, con il marito, si dedicava alla cura dei malati e all'aiuto dei bisognosi.
Dopo un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, i due coniugi decisero di abbracciare la vita religiosa, e qualche anno più tardi Brigida, spinta a ciò anche dalla propria esperienza mistica, pensò alla creazione di un nuovo ordine ispirato a un grande radicalismo evangelico, sull'esempio di quello di Fontevraud fondato da Roberto d'Arbrissel nel 1100.
L'Ordine del Santo Salvatore che ebbe origine da Brigida fu un ordine misto, prevalentemente femminile, che riservava un culto particolare alla passione del Signore e alla compassione di Maria. Brigida trascorse l'ultima parte della sua vita a Roma, dove morì nel 1373.
Nel 1999 papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata compatrona d'Europa.


TRACCE DI LETTURA

Signore Gesù Cristo, fonte di dolcezza inestinguibile, che mosso da intimo affetto di amore dicesti in croce: «Ho sete», cioè: «Desidero sommamente la salvezza del genere umano», accendi in noi, ti preghiamo, il desiderio di operare in modo pienamente conforme alla tua volontà, spegnendo del tutto la sete delle concupiscenze del peccato e il fervore dei piaceri mondani.
O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria vergine,
crocifisso per la salvezza degli uomini, regnante ora in cielo, abbi pietà di noi.
(Brigida di Svezia, Orazione 7)


PREGHIERA

O Dio,
che hai rivelato a santa Brigida i segreti del cielo
mentre meditava la passione di tuo Figlio,
fa' che anche a noi sia dato di esultare di gioia
per la rivelazione della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Tb 8,5-10; Mc 3,31-35


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Brigida di Svezia, badessa di Vadstena

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Brigida, religiosa (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (16 abīb/ḥamlē):
Giovanni il Calabita «dall'evangelo d'oro» (V sec.) (Chiesa copta)

LUTERANI:
Brigida di Svezia, mistica in Svezia

MARONITI:
Foca di Sinope (+ ca 101), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Traslazione delle reliquie di Foca di Sinope, ieromartire
Ezechiele (VI sec. a.C.), profeta
Antonio delle Grotte di Kiev, padre di tutti i monaci russi (+ 1073) (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Brigida di Svezia, vedova

24 luglio

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bartolomeo, apostolo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (17 abīb/ḥamlē):
Eufemia di Calcedonia (III-IV sec.), martire (Chiesa copta)
Batra Māryām (XVI-XVII sec.), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Cristoforo (+ ca 250), martire da Samo
Johann Heinrich Volkening (+ 1877), testimone della fede in Vestfalia

MARONITI:
Cristina di Tiro (+ ca 300), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Cristina di Tiro, megalomartire
Olga-Elena di Kiev (+ 969), uguale agli apostoli (Chiesa russa)

VETEROCATTOLICI:
Cristoforo, martire

25 luglio

Giacomo di Zebedeo
apostolo

I vangeli raccontano che passando lungo il mare di Galilea, Gesù vide su una barca Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello intenti a riassettare le reti. Li chiamò, ed essi «subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono».
Giacomo fu tra i primi chiamati alla sequela di Gesù, e insieme a Giovanni e Pietro conobbe momenti di particolare intimità con il Signore, divenendo testimone della resurrezione della figlia di Giairo, della gloria della trasfigurazione e dell'agonia nel Getsemani.
Impetuoso di carattere, tanto da meritare l'appellativo di «figlio del tuono», e mosso da amore ardente fino alla gelosia per Gesù, al punto da invocare il fuoco dal cielo su quanti si rifiutavano di accoglierlo, Giacomo chiese con il fratello di poter sedere accanto a Gesù nella sua gloria. Gesù gli insegnò allora il prezzo del privilegium amoris, che passa attraverso la condivisione del calice e l'immersione nella morte del Cristo. E Giacomo sarà il primo fra gli apostoli a seguire Gesù anche nella morte violenta, fatto uccidere di spada da Erode a Gerusalemme, verso l'anno 42, poco prima della Pasqua.
Nella chiesa copta Giacomo è ricordato il 12 aprile (corrispondente al 25 aprile del calendario gregoriano) e in quelle bizantine il 30 dello stesso mese. Le tradizioni riguardo alla sua predicazione in Spagna e al ritrovamento del suo corpo a Compostela risalgono al VII-VIII secolo.


TRACCE DI LETTURA

Rallegrati, o Giacomo: quand'eri giovane, domandavi il primo posto in un regno terrestre; divenuto uomo, sei stato reso degno del primo posto presso il Signore della gloria.
Rallegrati, tu che hai visto con i tuoi occhi il Verbo e l'hai contemplato, perché hai lasciato il mestiere di pescatore per cominciare a pescare gli uomini, hai abbandonato il desiderio di un regno terrestre per quello del regno dei cieli, un'eredità effimera per l'eredità perfetta, i beni che passano per i beni del cielo che non avranno mai fine.
(Niceta David, Discorso 5)


PREGHIERA

Signore Dio,
tu hai chiamato Giacomo
a lasciare prontamente i beni e la famiglia
per seguire Gesù,
e a morire per te primo fra gli apostoli:
fa' che diventiamo sempre più disponibili
a compiere la tua volontà,
pronti a testimoniarti fino alla morte.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

At 12,1-3; Mt 20,17-23


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Giacomo, apostolo

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giacomo, apostolo (calendario romano e ambrosiano)
Cucufate di Barcellona (III-IV sec.), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (18 abīb/ḥamlē):
Giacomo fratello del Signore, vescovo di Gerusalemme

LUTERANI:
Giacomo il Maggiore, apostolo
Tommaso da Kempis (+ 1471), testimone della fede nei Paesi Bassi

MARONITI:
Anna, madre di Maria

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Dormizione di sant'Anna, genitrice della Madre di Dio
Gabriele Mtazmindeli (X sec.), monaco (Chiesa georgiana)

SIRO-ORIENTALI:
Giacomo, apostolo (Chiesa malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Giacomo il Maggiore, apostolo

26 luglio

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Anna e Gioacchino, genitori della beata vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Gioacchino e Anna, genitori della beata vergine Maria (calendario romano e ambrosiano)
Cristina di Bolsena (+ ca 300), vergine e martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (19 abīb/ḥamlē):
Batlan il Medico (+ ca 305), martire (Chiesa copta)
Il giovane Ciriaco e sua madre Giulitta (+ ca 305), martiri (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Luise Scheppler (+ 1837), benefattrice in Alsazia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Ermolao di Nicomedia, ieromartire, e i suoi compagni Ermippo ed Ermocrate (+ ca 305)
Parasceve di Roma (II sec.), osiomartire

VETEROCATTOLICI:
Gioacchino e Anna

27 luglio

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_27_guigo.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_27_guigo.jpg'
Leggi tutto: 27 luglio

Guigo I (1083-1136)
monaco

Nel 1136 muore Guigo, quinto priore della Grande Chartreuse.
Nato a Saint-Romain-de-Mordanne, nella diocesi francese di Valence, Guigo entrò nel 1106 nella Chartreuse, fondata da Bruno, quando erano ancora in vita i tre compagni del fondatore. Eletto priore a soli ventisei anni, Guigo fu uomo di grande carità e padre spirituale di notevole umanità, come testimoniano Pietro il Venerabile e Bernardo di Clairvaux, che furono suoi amici ed ebbero con lui una corrispondenza epistolare.
Il suo irradiamento spirituale fu tale che in pochi anni furono aperte sette nuove case certosine, per le quali egli provvide sia sul piano organizzativo, mediante la stesura delle Consuetudini, sia su quello spirituale, attraverso scritti ricchi di insegnamenti sulla vita in Cristo e sulla lotta spirituale che i monaci sono chiamati a condurre nella solitudine. Notevole fu anche l'impegno da lui profuso per raccogliere testi liturgici e patristici destinati ad alimentare la vita di preghiera dei certosini.
Guigo fu, di fatto, il vero animatore e organizzatore dell'Ordine certosino, e le sue meditazioni costituiscono uno dei vertici della teologia medievale.


TRACCE DI LETTURA

La verità dev'esser posta al centro, come si fa con ciò che è bello. Se qualcuno ne prova repulsione, non giudicarlo, ma compatiscilo. Tu piuttosto, che desideri accostarti ad essa, perché la respingi quando a causa dei tuoi vizi sei rimproverato?
Guarda cosa deve sopportare la verità. Si dice al beone: «Sei un ubriacone»; allo stesso modo al lussurioso e al superbo. E questo è vero. Eppure essi van fuori di senno, fino a perseguitare e a uccidere la verità in colui che la annuncia.
Vedi invece quanto è onorata la menzogna. Si dice infatti agli infimi tra gli uomini, schiavi di ogni sorta di vizio: «Che brav'uomo!». E così essi si placano, godono e venerano la menzogna in colui che la proferisce.
Senza splendore né bellezza, inchiodata alla croce: così va adorata la Verità.
(Guigo, Prima meditazione)


Titus Brandsma (1881-1942)
presbitero e martire

Il 26 luglio del 1942 viene ucciso con un'iniezione di acido fenico nel campo di sterminio di Dachau Titus Brandsma, presbitero carmelitano.
Nato nel 1881 a Ugoklooster in Olanda, Titus era entrato nel Carmelo a diciassette anni. Uomo brillante, di grande cultura, egli divenne punto di riferimento per tutti i cattolici dei Paesi Bassi fino a essere eletto rettore dell'Università cattolica di Nimega e a essere nominato assistente ecclesiastico dei giornalisti olandesi.
Fermo oppositore fin dall'inizio dell'ideologia nazista, attraverso articoli e iniziative di ogni genere, Brandsma fu arrestato il 19 gennaio del 1942 e imprigionato dalla Gestapo a Scheveningen. E poiché non era disposto a ritrattare nulla, ma anzi volle mettere per iscritto le proprie convinzioni, il suo destino fu presto segnato. In tutte le prigioni ove venne condotto prima di giungere a Dachau egli non fece altro che confortare, predicare il Vangelo e confessare la gente, stupendo tutti per la sua eccezionale serenità in ogni circostanza.
Trasferito nel giugno del 1942 a Dachau, Titus Brandsma morì dopo un mese di durissimi maltrattamenti, ormai sopraffatto dalle malattie e dalla fame. Egli è ricordato in questo giorno dai Carmelitani dell'antica osservanza.


TRACCE DI LETTURA

Dio conduce stelle e pianeti nella loro orbita; dona vita a piante e ad animali. Egli porta il mondo nella sua mano e ne garantisce la tranquilla persistenza. Dio abita in noi e apre l'occhio del nostro cuore su ciò che conta; sussurra in noi la sua parola e ci spinge a eseguirla...
Questa inabitazione e penetrazione di Dio non deve solo essere oggetto della nostra intuizione, ma deve manifestarsi nella nostra vita, deve esprimersi nelle nostre parole e azioni, deve irradiare da tutto il nostro essere e da tutto il nostro agire.
(T. Brandsma)


PREGHIERA

O Dio, fonte e origine della vita,
che hai trasmesso la forza del tuo Spirito al beato Tito,
perché testimoniasse col martirio
la libertà della chiesa e la dignità dell'uomo
nelle dure prove della persecuzione
e negli orrori dei campi di sterminio,
concedi anche a noi di non vergognarci del Vangelo
e di riconoscere la tua presenza in ogni evento della vita
per l'annunzio profetico del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

2Ti 2,3-13; Lc 6,27-36


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Brooke Foss Westcott (+ 1901), vescovo di Durham, maestro della fede

COPTI ED ETIOPICI (20 abīb/ḥamlē):
Teodoro lo Stratilata (III-IV sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Angelus Merula (+ 1557), testimone fino al sangue nei Paesi Bassi
Gustav Knak (+ 1878), predicatore del risveglio in Pomerania e a Berlino

MARONITI:
Panteleimone di Nicomedia (+ 305), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Panteleimone di Nicomedia, megalomartire

SIRO-OCCIDENTALI:
Simeone lo Stilita l'Anziano (IV-V sec.), monaco

VETEROCATTOLICI:
Ursicino (VIII sec.?), eremita