I Confronti con personalità e testimoni della cultura approfondiscono temi importanti per il nostro tempo, capaci di interpellare la nostra fede e la nostra testimonianza di cristiani, e costituiscono un’occasione di incontro e di riflessione per chiunque.
Spesso, a chi si occupa di questioni di lingua arriva l'osservazione che i problemi sarebbero altri, e che stare dietro alle parole sia uno spreco di tempo e risorse. Questa narrazione polarizzata non ha senso, dato che lingua e realtà vivono in una relazione circolare, nella quale l'una influisce sull'altra e viceversa. Che cosa succede, allora, nel campo della realtà, quando si lavora sulle parole? Quando la si inizia a narrare diversamente?
Cittadinanza attiva e politiche per una società e un’economia generative
Becchetti propone un approccio medico al bene comune: in economia, cosa significa salute? Qual è l’idea di cura appropriata? Osserviamo che il PIL non coincide con il benessere: una volta scoperto questo disallineamento, cerchiamo di capire che cosa rende le persone felici. Emerge l’importanza di puntare sul desiderio, che spinge a investire nel proprio talento.
Il cardinale Tolentino apre la sua condivisione con una domanda: “Abbiamo mai notato la vicinanza tra preghiera e precarietà?”. La preghiera, questa vitale coreografia associata al supplicare, “un albero di gesti” direbbe Michel de Certeau. Niente come la preghiera manifesta la nostra condizione precaria: nella preghiera noi siamo precari. La precarietà è il luogo della nostra verità, non si tratta di risolverla, ma di assumerla. E in questo si inserisce anche la domanda sulla spiritualità: in cosa consiste la spiritualità?
Domenica 27 è stata una giornata di confronto con l’amico Luigino Bruni, economista e professore all’Università lumsa di Roma. Nella riflessione articolata attraverso una lettura antropologica e non morale della Bibbia, è emersa l’essenziale importanza di una voce profetica che abbia il coraggio di affermare, ad esempio, che noi esseri umani non abbiamo un pianeta B, in cui trasferirci se distruggiamo la Terra.