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17 maggio

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (9 bašans/genbot):
Elena (+ 330 ca), madre di Costantino

LUTERANI:
Valerius Herberger (+ 1627), poeta in Slesia

MARONITI:
Andronico e Giunia (I sec.), apostoli

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Andronico e Giunia, apostoli

18 maggio

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Leggi tutto: 18 maggioMartiri ebrei della prima crociata (1096-1099)

Nel 1096 le armate della prima crociata in movimento verso la Terra Santa raggiungono la città tedesca di Worms. Gli ebrei più ricchi ricevono a pagamento la protezione del vescovo locale, che li accoglie nel proprio castello. Per i poveri, e sono più di 500, non vi è via di uscita. Essi vengono tutti sgozzati dai crociati, la città è saccheggiata e i rotoli della Torah sono bruciati. Siamo agli inizi di una serie di persecuzioni che culminarono il 16 luglio del 1099, quando dopo aver preso Gerusalemme, le truppe della prima crociata massacrarono la locale popolazione musulmana. Gli ebrei di Gerusalemme, pur di non essere seviziati, si rifugiarono nella loro sinagoga, le appiccarono fuoco e morirono tutti tra le fiamme. Si giungeva così al tragico epilogo di una spedizione partita per liberare i cristiani dalle loro sofferenze e per restituire loro il libero accesso alla Città Santa, secondo l'intenzione di Pietro l'Eremita, e costellata purtroppo fin dagli inizi da un continuo e barbaro spargimento di sangue, che riguardò soprattutto civili, donne e bambini.


TRACCE DI LETTURA

Sotto il regno di Filippo, figlio di Enrico, re di Francia, Pietro l'Eremita si recò a Gerusalemme, vide le sofferenze dei cristiani in quella città e, al suo ritorno, raccontò le sue impressioni. I re cristiani si offrirono allora di partire alla conquista della Giudea e di Gerusalemme; quell'anno diventò così l'inizio di un tempo di desolazione per i figli d'Israele residenti in territori cristiani. Le popolazioni di Francia e di Germania si sollevarono contro di loro e dissero: «Vendichiamo il nostro Salvatore, sterminiamo gli ebrei, togliamoli di mezzo e il ricordo del nome di Israele sia cancellato per sempre, salvo che non adottino un altro dio e diventino cristiani come noi; solo quando ciò sarà accaduto ce ne andremo». Fu così che le vittime santificarono il Santo d'Israele e preferirono la morte alla vita pur di non diventare infedeli a Dio.

(J. Ha-Cohen, Valle di lacrime)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni I (+ 526), papa e martire (calendario romano e ambrosiano)
Bartolomea Capitanio (+ 1833) e Vincenza Gerosa (+ 1847), vergini (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (10 bašans/genbot):
I 3 giovani Anania, Azaria e Misaele (Chiesa copta)

LUTERANI:
Christian Heinrich Zeller (+ 1860), pedagogo a Basilea

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Pietro, Dionisia, Cristina, Andrea e Paolo di Troade (+ 251 ca), martiri
Eraclio, Paolino e Benedimo di Atene (+ 693), martiri

VETEROCATTOLICI:
Burcardo di Beinwil (+ 1192 ca), confessore

19 maggio

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Leggi tutto: 19 maggioDunstan di Canterbury (ca 910-988)
monaco e pastore

Nel 988 muore a Canterbury il monaco Dunstan, arcivescovo primate della chiesa d'Inghilterra. Dunstan era nato nei pressi di Glastonbury, forse nel 910. Dalle sue biografie non traspare in modo del tutto chiaro se la sua famiglia fosse nobile, o se invece egli sia entrato dopo la sua nascita a far parte dell'importante casata del vescovo di Winchester. Ad ogni modo, fu quest'ultimo ad avviarlo alla vita monastica, spingendolo a entrare nell'abbazia benedettina di Glastonbury.
Uomo di grande cultura e amante della bellezza, Dunstan si dedicò da monaco a diverse attività artistiche come la decorazione di manoscritti, la composizione di musica sacra e la lavorazione dei metalli preziosi. Nel 943 il nuovo re del Wessex lo nominò abate di Glastonbury e si avvalse della sua grande cultura per avviare la rinascita del monachesimo in tutto il paese. Da abate Dunstan promosse lo studio e l'amore per l'arte in diversi monasteri, organizzando una riforma che sarà portata a compimento quando egli verrà eletto arcivescovo di Canterbury sotto il re Edgardo. Anche se a partire dal 970 Dunstan perderà l'appoggio del re, non verrà comunque meno il suo impegno di predicatore, di maestro e di animatore del monachesimo, ed egli è ricordato dagli agiografi per il discernimento e l'energia con cui guidò sino alla fine la diocesi di cui era stato fatto pastore.


TRACCE DI LETTURA

Dunstan studiò con diligenza i libri degli antichi pellegrini irlandesi giunti a Glastonbury, meditando sulle vie della vera fede, e sempre esaminò con attenzione i libri di altri sapienti che egli, grazie alla visione profonda del suo cuore, aveva percepito essere confermati dagli insegnamenti dei santi padri.
Egli vigilava sulla propria condotta ricorrendo ogni volta che poteva all'esame delle sante Scritture, ed era come se Dio in esse gli parlasse. E veramente, ogni volta che poteva essere sollevato dalle sollecitudini terrene per deliziarsi nella preghiera, sembrava che fosse lui a parlare a Dio.

(Vita di Dunstan 11)


PREGHIERA

Dio onnipotente,
che hai fatto di Dunstan
un autentico pastore del tuo gregge,
un restauratore della vita monastica
e un fedele consigliere di chi aveva autorità:
accorda a tutti i pastori gli stessi doni del tuo Spirito
perché possano essere veri servi
di Cristo e di tutto il suo popolo.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE
Es 31,1-5; 2Cor 5,1-10; Mt 24,42-46


Leggi tutto: 19 maggioPietro del Morrone-Celestino V (+ 1296)
monaco e pastore

Nel 1296 muore nella torre del castello di Fumone, nei pressi di Ferentino, dove era stato segregato da Bonifacio VIII, Pietro del Morrone, eremita e papa della chiesa di Roma. Di origini umili - era l'undicesimo figlio di una famiglia di contadini - Pietro si era trasferito ancora molto giovane dalla nativa Isernia al monastero benedettino di Santa Maria di Faifoli. Desideroso di una maggiore solitudine, Pietro cominciò assai presto a condurre una vita eremitica e a dedicarsi totalmente alla preghiera. Egli acquisì una tale notorietà, che dovette spingersi sino alle falde della Maiella per potersi sottrarre alla curiosità dei pellegrini, attratti dalla sua ricerca di Dio e dal suo radicalismo evangelico. Ma ormai il suo nome era circolato a tal punto che nel luglio del 1294 fu eletto a sorpresa papa di Roma dopo un conclave che si protraeva da più di due anni, e che lo stesso Pietro aveva stigmatizzato per la sua inconcludenza. Assunto il nome di Celestino V, Pietro si mostrò pastore estremamente umano e misericordioso, e con il suo breve pontificato sembrò aver inizio una profonda riforma della chiesa. Tuttavia, convinto della propria inadeguatezza all'incarico ricevuto, Celestino rinunciò al pontificato, sperando di poter ritrovare la pace dell'eremo. Poco dopo, però, fu fatto arrestare dal suo successore Bonifacio, che in breve aveva revocato quasi tutti i provvedimenti presi da Celestino. Pietro morì solo, e breve vita ebbe anche la congregazione di eremiti da lui fondata. Ma la sua testimonianza di libertà evangelica, rinomata già nei versi del Petrarca, ha lasciato segni profondi nella storia della spiritualità.


TRACCE DI LETTURA

La potenza non mi attira, la trovo anzi essenzialmente cattiva. Il comandamento cristiano che riassume tutti gli altri, è l'amore. Durante questi ultimi mesi, mentre me ne stavo nascosto per sfuggire alle ricerche della vostra polizia, sono diventato più cosciente di quanto non lo fossi nel passato, che la radice di tutti i mali, per la chiesa, è nella tentazione del potere.
Che cosa è divenuto il cristianesimo adattandosi al mondo? Fino a che punto esso l'ha trasformato o ne è stato corrotto? Abbiamo dimenticato che il cristianesimo ha avuto inizio dalla Croce...
Ma perché continuiamo a chiamarci cristiani? Cos'è diventata la Croce per i cristiani d'oggi? Un oggetto ornamentale.

(I.Silone,  L'avventura d'un povero cristiano)


PREGHIERA

O Dio, che hai elevato san Pietro Celestino
alla dignità del sommo pontificato
e gli hai insegnato ad anteporre ad essa l'umiltà,
concedici benigno di disprezzare,
sul suo esempio, le cose mondane:
raggiungeremo allora felicemente
la ricompensa che è promessa agli umili.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Sir 3,19-34; Mt 11,25-30



LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Dunstan, arcivescovo di Canterbury, ripristinatore della vita monastica

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Celestino V, papa ed eremita (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (11 bašans/genbot):
Pafnuzio (X sec.), vescovo (Chiesa copto-ortodossa)
Yared l'Innografo (VI sec.), diacono (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Alcuino (+ 804), abate e dottore in Franconia

MARONITI:
Filetero ed Eubioto di Nicomedia (III-IV sec.), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Patrizio, vescovo di Prusa, e compagni (+ 100 ca), martiri
Trasferimento delle reliquie di san Sava (Chiesa serba)

20 maggio

Nil Sorskij (1433-1508)
monaco

La chiesa russa ricorda oggi Nil Sorskij (Nilo della Sora), monaco e animatore della rinascita esicasta nella Russia del XV secolo.
D'origine aristocratica, Nil Majkov era nato a Mosca nel 1433, ed entrò molto giovane nel monastero di San Cirillo del Lago Bianco, dove fu discepolo dello starec Paisij Jaroslavov. Appresi i rudimenti dell'esicasmo, Nil si recò al monte Athos e a Costantinopoli per approfondire la propria ricerca spirituale accanto ai grandi maestri dell'epoca. Egli rimase a lungo alla Santa Montagna, dove apprese l'arte della preghiera continua e del discernimento spirituale.
Tornato sul Lago Bianco, dopo un periodo di vita solitaria Nil si stabilì sulle rive del fiume Sora, non lontano dal suo monastero, organizzandovi una nuova forma di vita monastica, a metà strada tra quella cenobitica e quella eremitica, sull'esempio delle skiti dell'Athos. Nil mostrò sempre grande umanità verso i propri discepoli, che amava chiamare «miei signori e fratelli». La sua disponibilità ad aprire l'orecchio del cuore a Dio e al prossimo gli consentirono di imparare a riconoscere il proprio peccato e l'inesauribile misericordia di Dio, e di divenire testimone credibile di tale amore misericordioso. Nil Sorskij è per tutti i monaci russi un venerabile esempio di mitezza e di sobrietà evangeliche.
Convinto di dover contribuire alla nascita di un monachesimo più povero e meno mondano rispetto a quello dominante nei grandi centri monastici del suo tempo, Nil non esitò negli ultimi anni della sua vita a porsi a capo di un vero e proprio movimento di riforma che con parresia favorì il ritorno di molti monasteri a uno stile di vita radicalmente evangelico.
Nil Sorskij morì il 20 maggio del 1508.


TRACCE DI LETTURA

I santi padri, lottando con il corpo, coltivavano anche spiritualmente la vigna del loro cuore e, dopo aver purificato in tal modo la mente dalle passioni, trovavano il Signore e acquistavano l'intelligenza spirituale. E a noi che siamo consumati dal fuoco delle passioni essi hanno comandato di attingere l'acqua viva alla fonte della divina Scrittura, la quale può estinguere le passioni che ci consumano e mostrarci la vera intelligenza.
Per questo anch'io, grande peccatore e uomo privo di senno, ho raccolto alcune cose dalla sacra Scrittura e da quello che ci hanno detto i santi padri, e le ho scritte per conservarne il ricordo, perché io pure, incurante e pigro, le possa compiere.

(Nil Sorskij, Prologo della Regola)


PREGHIERA

Dio di tenerezza e giudice misericordioso,
che hai concesso a Nil Sorskij
il grande dono della visione dei propri peccati,
concedi anche a noi
lacrime di compunzione e di infinita riconoscenza,
davanti al dono ancor più grande
che è la remissione di tutti i nostri peccati,
che tu ci hai promesso e ci hai accordato
attraverso Gesù Cristo,
tuo Figlio amato e nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE
Sir 3,17-24; Mt 11,28-30


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Alcuino di York (+ 804), diacono, abate di Tours

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Bernardino da Siena (+ 1444), presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (12 bašans/genbot):
Traslazione delle reliquie di Giovanni Crisostomo a Costantinopoli (Chiesa copta)
Traslazione delle reliquie di Takla Hāymānot (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Samuel Hebich (+ 1868), evangelizzatore in India e in Etiopia

MARONITI:
Talleleo di Egea (+ 284 ca), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Talleleo di Egea e compagni, martiri
Nil Sorskij, monaco (Chiesa russa)
Giovanni Zedazneli (VI sec.) e compagni, apostoli della Georgia (Chiesa georgiana)

21 maggio

LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Elena (+ 330 ca), protettrice dei Luoghi Santi

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Mancio di Ebora (V-VI sec.), martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (13 bašans/genbot):
Arsenio (+ 445 ca), monaco (Chiesa copta)

LUTERANI:
Costantino il Grande (+ 337), imperatore e sostenitore del cristianesimo nell'impero romano

MARONITI:
Elena, madre di Costantino

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Costantino il Grande e la madre Elena, uguali agli apostoli