Atti dei convegni 1999-2012
La rivista Positions luthériennes ha pubblicato gli Atti dei Convegni di spiritualità della Riforma (tutti in francese)
La rivista Positions luthériennes ha pubblicato gli Atti dei Convegni di spiritualità della Riforma (tutti in francese)
Nella mattinata conclusiva del convegno, i due interventi del cardinal Walter Kasper e del pastore Paolo Ricca (Facoltà valdese di teologia, Roma) non si sono solo susseguiti ma intrecciati.
È Sarah Coakley (Cambrige), pastora anglicana e insegnante all’Università di Cambridge, ad aprire la seconda giornata del convegno, con una relazione su “Giustificazione e misericordia”. Parla dell’importanza di ragionare insieme sulle nozioni teologiche chiave di giustificazione e misericordia a partire da una prospettiva storica e contemporanea. Conduce un’indagine ermeneutica sul rapporto che c’è, in Paolo, tra queste due nozioni; quindi riflette sul parallelo tra l’autonomia che ha guadagnato il concetto di giustificazione in Lutero, e quella che sta assumendo il concetto di misericordia in papa Francesco: due prospettive che non vanno viste come alternative concorrenti, sottolinea la Coakley, ma complementari. Infine, conclude mettendo a fuoco la questione della riconciliazione tra ebrei e cristiani, processo storico da cui i concetti di giustificazione e misericordia non possono essere dissociati.
L’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma, dal titolo “Giustificazione: il Vangelo della grazia”, è stato aperto venerdì mattina 26 maggio dall’intervento di Enzo Bianchi, fondatore di Bose. Fratel Enzo ha sottolineato il legame tra il tema del convegno e il cinquecentesimo anniversario della Riforma in cui esso si svolge. La Riforma infatti non è stata altro che una “risposta alla voce dell’Evangelo”, l’Evangelo di un Dio che non ama solo i giusti, un Dio la cui giustizia “si manifesta sempre come misericordia, mai meritata, sempre gratuita”. Solo cinquant’anni di cammino ecumenico hanno permesso a cattolici ed evangelici di giungere alla dichiarazione comune sulla giustificazione, affermando così la “sinfonia di una comunione plurale”.
La Riforma è cominciata con la grande riscoperta di un aspetto fondamentale del messaggio evangelico: la giustizia di Dio, la giustificazione del peccatore, la grazia incondizionata e immeritata. Tuffandosi nelle Scritture bibliche, la Riforma ha messo in luce questo vangelo, questa buona notizia. Ha così riscoperto la realtà di Dio, la sua misericordia, comprendendo nuovamente che la giustizia di Dio non è quella che egli pretende ma quella che dona gratuitamente a chi crede.