Il cardinale Fitzgerald, profondo conoscitore del mondo islamico, prima segretario (1987-2002) e poi presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (2002-2005), già nunzio in Egitto (2006-2012), ha offerto una lettura del Documento di Abu Dhabi quale base per poter articolare “una proposta e un progetto di relazione tra cristiani e musulmani”.
In giorni cattivi, caratterizzati da chiusure identitarie e respingimenti ostili, la memoria di Abramo, padre dei credenti nell’unico Dio (9 ottobre), si offre a noi come tempo favorevole per sostare nuovamente a meditare sul tema dell’ospitalità e dell’accoglienza. L’episodio biblico che ritrae Abramo alle querce di Mamre (cf. Gen 18,1-8) è infatti l’icona dell’ospitalità. La riflessione che segue ci stimola a ritrovare il volto di un credente ospitale, che si fa immagine di un Dio ospitale...
“Un’icona è una finestra che si apre su Dio. È come una vetrata in cui possiamo contemplare il sole senza pericolo per la retina … Nell’icona è creato uno spazio in cui si può incontrare Dio. In questo senso l’icona è una sacramento … Chi dipinge un’icona … renderà intelligibile qualcosa dello splendore di Dio. La sua opera diventa una nuova incarnazione …
La questione ecologica è divenuta centrale all’interno della nostra realtà contemporanea. Viviamo oggi l’esperienza di una vera e propria crisi ambientale.
La tematica negli ultimi anni è diventata pregnante nelle nostre vite e materia di riflessione sempre maggiore, da parte della società ma anche all’interno del mondo ecclesiale, in modo particolare con l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco.
Un antico detto ricorda che il senso di un recipiente non sta nel guscio ma nel vuoto. Così è di questa stanza. È per quanti vengono qui per riempire il vuoto con ciò che trovano nel proprio centro di quiete.