Diversamente uniti - Settimana ecumenica internazionale per giovani
23-27 luglio 2025
In una normale settimana di metà estate, si ritrovano al monastero di Bose trenta giovani (e qualche adulto) provenienti dai paesi più disparati: Italia, Danimarca, Inghilterra, Svizzera, Svezia, Egitto, Norvegia, Francia, Scozia, Olanda, Tanzania e Lituania. Appartengono a chiese diverse: la chiesa cattolica, le chiese riformate, le chiese luterane, la chiesa anglicana. Alcuni stanno per diventare pastori o preti, altri lo sono già, alcuni sono sposati, altri non ancora, altri non ne hanno l’intenzione.
Potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta, ma non è così, è proprio quanto abbiamo vissuto dal 28 luglio al 2 agosto: la prima edizione della settimana ecumenica internazionale per giovani!
L’obiettivo era proprio quello di poter vivere dei giorni insieme tra cristiani di diverse tradizioni e potersi riconoscere uniti nella comune fede in Gesù Cristo, ma anche diversi, secondo le diverse tradizioni di appartenenza, scoprendo che la diversità può essere una ricchezza.
Le giornate sono state scandite dalle preghiere della Comunità, animate anche dalla preghiera del Padre nostro recitato ogni volta in una lingua diversa da parte dei partecipanti alla settimana. Al mattino la condivisione del lavoro ha permesso ai giovani di conoscere più da vicino la vita monastica in generale e della nostra Comunità in particolare (molti di loro provenivano da chiese che tradizionalmente non hanno la vita monastica!), nonché di conoscersi tra loro in un contesto informale. Al pomeriggio, invece, sono state proposte delle meditazioni in lingua inglese a partire dalla prima lettera di Paolo apostolo ai cristiani di Corinto. Le meditazioni pomeridiane sono state tenute rispettivamente da un prete anglicano, un pastore luterano, una sorella di Bose cattolica e una laica riformata e hanno dato la possibilità ai giovani presenti sia di conoscere meglio la lettera di Paolo, sia di lavorare personalmente o a piccoli gruppi in modo da poterla calare meglio nella loro realtà personale ed ecclesiale.
Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di diverse realtà che ci hanno aiutato a far conoscere l’iniziativa, soprattutto all’estero, in particolare la Comunità di Bjärka-Säbi in Svezia (ma che ha contatti in tutti i paesi scandinavi), la Comunità di Nazareth a Londra, la Comunità di Iona in Scozia. Una sera è stata dedicata proprio a conoscere meglio la storia e le caratteristiche di queste tre comunità (oltre che della Comunità di Bose) che, in modo diverso, vivono la stessa passione per il Vangelo e per la ricerca dell’unità visibile dei cristiani.
Il bilancio è sicuramente positivo: la malinconia al momento della partenza, gli abbracci, i sorrisi, le lacrime e le promesse di rivedersi sono solo un indizio del bene che si è potuto scambiare in queste giornate e del seme di unità che dei giorni così possono costituire nelle vite di questi giovani credenti.
Colmi di gioia e di gratitudine verso il Signore per il dono di questi giorni e di queste nuove amicizie, ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo a desiderare e a sognare la prossima settimana in cui scoprirci Diversamente uniti.
Ascolta la testimonianza di Richard e degli altri amici di Londra: